Pesci siluro nei laghi Arrivano le maximulte

REVINE. Multe salate per chi immette il pesce siluro nei laghi di Tarzo e Revine. I trasgressori rischiano ora di vedersi appioppare sanzioni che vanno da 1500 fino a 6 mila euro. Ieri pomeriggio, attorno ai laghi sono comparsi i primi avvisi per i pescatori, a firma dei sindaci Sacchet e Magagnin, per i comuni di Tarzo e Revine.

Una iniziativa per preservare la fauna ittica locale. La legge proibisce la liberazione e la reimissione nelle acque pubbliche di pesci alloctoni, come il pesce siluro, provenienti da altre regioni del mondo. Sono già sette i pesci siluro pescati in meno di un mese nei laghi di Santa Maria e Lago. L’ultimo domenica scorsa. «Purtroppo qualcuno ha immesso questi giganteschi pesci nei nostri laghi», fanno sapere Sacchet e Magagnin, «la cosa grave è che stanno facendo razzia delle altre specie nel fondale». I due sindaci nelle scorse settimane avevano scritto all’Ufficio pesca della provincia di Treviso per segnalare l’anomala specie ittica presente nelle acque dei laghi e il rischio concreto per tutto l’ecosistema. «Stiamo pensando a una giornata straordinaria di pesca al pesce siluro in collaborazione con le associazioni di pesca del territorio», fanno sapere . Intanto domani sbarcheranno a Revine pescatori da tutta Italia per partecipare al campionato italiano individuale di Bass Fishing da Belly Boat. Un’occasione d’oro per pescare all’amo anche il temibile predatore dei laghi. «È possibile che ne saranno pescati altri», conferma Andrea Bortolini del club Flw Italia Asd di Ponzano che domenica guiderà la barca dei giudici di gara. Il pesce siluro è originario dell'Europa orientale. In Italia è stato introdotto da circa mezzo secolo fa, e non è adatto, come predatore, ai laghi di Revine. —

F.G.

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