Pesce azzurro e amicizia Tutta Meduna in una festa
Niente musica, spettacoli o intrattenimenti, la scelta «sobria» della Pro loco Da diciott’anni nella corte di villa Loredan per assaggiare il pescato caorlino

MEDUNA DI LIVENZA. Niente musica, solo pesce fresco fatto arrivare direttamente da Caorle, volontariato e tanta amicizia. La festa del “Pesce Azzurro”, a Meduna di Livenza, è diventata maggiorenne - è la diciottesima edizione - grazie a questa formula. Un evento promosso dalla Pro Loco con il patrocinio del Comune, che mette a disposizione la suggestiva corte di Palazzo Loredan, sede del Municipio. Un’iniziativa tanto attesa dai cittadini e che si protrae per tre week-end serali tra maggio e giugno. Tra i banchi si percepisce il clima di familiarità.
Fin dall'origine, la sagra e i suoi organizzatori hanno voluto mantenere un taglio storico dei piatti proposti, un tentativo ben riuscito di riportare in auge i piatti tipici veneti con un tocco di originalità, un connubio tra tradizione e modernità eseguita a regola d'arte dalle signore con più di vent'anni di esperienza ai fornelli, dai ragazzi e dagli stagisti delle scuole alberghiere di Pordenone e San Vito al Tagliamento che se ne occupano, come le sarde fritte, i gamberoni ai ferri, il baccalà, le crespelle alle mazzancolle e molti altri piatti ancora, accompagnati da prodotti e da vini a Km zero. Una manifestazione nata nel 1999, grazie al rapporto di amicizia tra i pescatori di Caorle, che portavano il pesce fino al porto sul Livenza di Meduna, e i cittadini che hanno avuto l'idea di creare la sagra del pesce azzurro. «Siamo orgogliosi di questa festa» afferma il presidente della Pro Loco Arnaldo Pitton. «Abbiamo ricevuto una telefonata dalla Scuola alberghiera di San Vito al Tagliamento, ci hanno chiesto di poter inserire all'interno della nostra sagra degli stagisti, quest'anno ne abbiamo sei, tra le scuole alberghiere di San Vito, Pordenone e Caorle, la nostra è considerata una delle migliori feste della zona. Non offriamo musica o intrattenimenti particolari, tranne che un'area gioco per i bambini, controllata da volenterose animatrici. Abbiamo optato per la genuinità del momento, in cui le presone alla sera, tra amici e figli, padri e madri si trovano a mangiare intorno ad una tavola ed a chiacchierare in tutta tranquillità, dopo una lunga settimana lavorativa. Siamo circa 150 volontari, che vanno dal bambino di 6 anni che vuole partecipare in qualche modo, al signore di ottanta: siamo una macchina ben oliata. Ognuno ha il suo ruolo ed è guidato dalla passione, lavoriamo col sorriso riuscendo così a dare il meglio. I nostri sono ingredienti freschi, sardine e seppie Abbiamo 680 coperti e in sei sere siamo riusciti a ospitare cinquemila persone». La sagra si concluderà questo weekend.
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