Per l’eolico voragini profonde 20 metri

FREGONA. Gli ambientalisti gridano allo scempio ambientale in vetta al monte Pizzoc, che sarà costellato di “crateri” pieni di cemento atti a sostenere i piloni alti cinquanta metri delle pale eoliche.
«La creazione dei singoli basamenti per l’installazione delle torri eoliche provoca un impatto devastante» ha spiegato l’europarlamentare Andrea Zanoni, intervenuto all’incontro pubblico organizzato giovedì scorso, cui ha partecipato anche il fronte pro eolico guidato dal sindaco di Fregona Giacomo De Luca. «Parliamo di veri e propri crateri con una superficie di 25 metri quadrati che richiedono uno scavo profondo dai 12 ai 20 metri».
«Dalle espressioni che ho visto dipingersi sui visi in platea, credo che nessuno si aspettasse un intervento così invasivo per il povero monte Pizzoc, che lo trasformerebbe in una groviera».
L’europarlamentare Zanoni, che ha depositato un’interpellanza in commissione europea per tutelare l’area montana, ha già spiegato che farà di tutto per bloccare il progetto, appoggiato dalle associazioni ambientaliste come Mountain Wilderness, Ecoistituto, Legambiente e Lipu.
A difesa della montagna è prevista una grande manifestazione ambientalista in Cansiglio per il prossimo 20 ottobre. Il sindaco Giacomo De Luca, dal canto suo, è ben deciso ad andare avanti: «L’installazione della pala di prova avverrà entro la settimana», spiega.
Il primo cittadino fregonese ha sempre sostenuto che l’impatto ambientale sarà calcolato ed estremamente basso. Per Zanoni invece il problema, oltre all’integrità ambientale, è anche la migrazione degli uccelli: «Il Pizzoc rappresenta una delle principali rotte locali di migrazione degli uccelli e l’installazione dei piloni si tradurrebbe in una trappola mortale per le migliaia di volatili, a ridosso di una Zona di Protezione Speciale tutelata dall’Europa».
Il progetto per l’eolico nelVittoriese, insomma, non smette di far discutere. E in settimana dovrebbe aprirsi il primo cantiere.
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