Paziente accusa il medico legale «Ha eseguito una perizia falsa»

Insoddisfatta dell’intervento al seno, voleva essere risarcita. Ha scoperto che il tecnico che ha valutato l’operazione lavorava per la stessa clinica in cui era stato compiuto il presunto errore
Di Fabiana Pesci

Prima il calvario della mastectomia. Poi la decisione di ricominciare, a partire da un intervento di ricostruzione al seno. Quando ha aperto gli occhi però le è crollato di nuovo il mondo addosso: secondo lei i medici avevano sbagliato l’intervento. La fine dell’iter clinico, per lei, 67 anni, ha coinciso con l’avvio di un tortuoso percorso legale: una causa di risarcimento danni (per gli esiti dell’operazione, avvenuta nel 2012 nel Centro di Medicina Spa di Treviso) si è tramutata in un esposto in Procura contro il perito nominato dal tribunale (le accuse, vanno dalla falsa perizia all’abuso d’ufficio) e una denuncia trasmessa ai carabinieri del Nas. Nel mirino dell’ex paziente sono finiti (oltre al medico che ha eseguito l’intervento) il professor Franco Bassetto, direttore della Chirurgia plastica dell’azienda ospedaliera di Padova (in qualità di perito ausiliario), l’avvocato del Centro di Medicina Spa di Treviso, Andrea Groppo, e il perito “originario” del tribunale, Carlo Schenardi. Per comprendere l’inaspettato evolversi degli eventi, è necessario tornare all’ottobre del 2013. Avviato il procedimento per il riconoscimento del pregiudizio occorso dall’intervento di ricostruzione mammaria, il tribunale ha nominato un perito, per verificare l’eventuale responsabilità medica. Il primo specialista ha dovuto declinare. Motivo? La dottoressa era legata da un rapporto di lavoro con il Centro di Medicina Spa. Il tribunale ha deciso di avvalersi di un secondo medico legale, Carlo Schenardi, di Conegliano. Ha accettato, ma data la sua specialità (criminologia clinica e psichiatria forense) lo specialista ha deciso di avvalersi di un ausiliario. Ecco che entra in scena il professor Bassetto, che ha eseguito la perizia: nella relazione ha escluso le responsabilità nei confronti dei due chirurghi che hanno eseguito l’intervento, il 10 dicembre del 2012. Quando le carte sono arrivate all’ex paziente, è emerso il quadro finito sui tavoli della Procura. Bassetto «presta opera» nel Centro di Medicina Spa di Treviso. Peccato che non lo avrebbe mai comunicato al palazzo di Giustizia. Il tribunale ha chiesto lumi all’avvocato, convocato in tribunale. Il legale, Andrea Groppo, ha sostenuto che Bassetto venisse solo nominato tra i collaboratori, ma che non ci fosse alcuna collaborazione.

L’ex paziente ha voluto andare fino in fondo. Ha mandato una mail al Centro di Medicina, chiedendo un appuntamento con Bassetto: giorno e ora sono arrivati in men che non si dica. Ma c’è di più: il nome del professore campeggia nell’atrio della clinica: potevano non averlo mai visto i colleghi e l’avvocato del centro? La paziente ha raccolto tutta la documentazione e ha presentato l’esposto, ipotizzando il reato di falsa perizia o di abuso d’ufficio. Al Nas invece ha chiesto di verificare altre ipotesi descritte nella denuncia.

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