«Pausa caffè, pace fatta» ma ci sarà un regolamento

Il sindaco di Spresiano incontra i dipendenti e annuncia una nuova normativa Il segretario alle Rsu: «I nomi degli assenteisti». La replica: «Ristrettissima èlite»
SPRESIANO 12/06/2004 BANDIERE A MEZZASTA DECEDUTO SINDACO BANDIERE A MEZZASTA COMUNE DI SPRESIANO
SPRESIANO 12/06/2004 BANDIERE A MEZZASTA DECEDUTO SINDACO BANDIERE A MEZZASTA COMUNE DI SPRESIANO

SPRESIANO. Nomi e cognomi. Sono quelli chiesti alle Rsu dal segretario comunale dopo le accuse lanciate su alcuni dipendenti, colpevoli di «lasciare il municipio per ore con la scusa della pausa caffè». L’incontro di ieri tra il sindaco Riccardo Missiato e i dipendenti doveva riportare il sereno in Comune.

A 15 giorni dallo scambio di accuse, è emerso solo ieri che tra il segretario e i rappresentanti sindacali si è tenuto uno scambio di mail, con cui sono stati chiesti i nomi di quella che le Rsu hanno definito, «una ristrettissima èlite» che «continua ad uscire, anche più volte nel corso dello stesso turno di servizio e senza alcuna timbratura o recupero del tempo perso». A quanto è dato sapersi l’indagine a quel punto si è fermata, seppur i controlli sull’uscita continuino.

«Non si può lanciare il sasso e nascondere la mano», ha detto il sindaco Riccardo Missiato. «Credo che sia corretta l’azione del segretario comunale. Le Rsu hanno voluto rendere partecipi tutti di questa vicenda e si è scatenato un polverone che avrebbe potuto essere risolto all’interno del municipio». Missiato dunque si toglie qualche sassolino dalla scarpa, ostentando tranquillità. «Con i dipendenti è pace fatta», spiega. «I controlli verranno fatti, e la regola della pausa caffè all’interno del municipio resterà. Mi dispiace che si sia pensato a un’accusa generalizzata ai dipendenti, non era questa l’intenzione». Lavoratori e amministrazione si sono dati un nuovo appuntamento. L’assemblea di ieri era stata fissata anche per parlare del contratto decentrato, ma il punto all’ordine del giorno è stato posticipato al prossimo incontro in quanto mancavano ancora alcune osservazioni. E alla nuova assemblea verrà presentato anche un regolamento interno, «verrà inserita la regola sulla pausa caffè», prosegue il sindaco, «ma si tratterà di una sorta di codice di comportamento. Cosa ci sarà? Ci penseremo nelle prossime settimane». Il caso era scoppiato a causa della circolare firmata da Missiato il 2 di settembre. Con essa aveva vietato ai dipendenti di assentarsi dal municipio per la pausa caffè. Un’abitudine che però, almeno da regolamento, non avrebbe dovuto inficiare l’attività all’interno del municipio. Infatti i dipendenti potevano sì prendersi una pausa di 15 minuti per un caffè, ma non prima di avere timbrato l’uscita con il cartellino; in modo tale da dover rimanere poi in ufficio per recuperare il tempo perso. Per non cancellare la tradizione, l’amministrazione ha comunque fatto portare una macchinetta automatica all’interno del municipio. La circolare, seppur tra qualche inevitabile mugugno, era stata accolta dai lavoratori. E rispettata. Non da tutti, però. Da qui la lettera delle Rsu.

Federico Cipolla

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