Pasta Zara si affida al super manager

RIESE PIO X. Un super manager per ristrutturare il debito con le banche e garantire un futuro all’azienda. Da qualche giorno pasta Zara, dopo la richiesta di concordato in bianco, ha un amministratore delegato che lavorerà fianco a fianco con i proprietari, la famiglia Bragagnolo: si tratta di Angelo Rodolfi, proveniente da 3X Capital e con una lunga storia di ristrutturazioni aziendali alle spalle. Ieri, inoltre, l’azienda ha fissato l’incontro con i sindacati, che lo avevano chiesto dall’inizio della crisi: si terrà il 18 maggio a Riese, forse alla presenza dello stesso Furio Bragagnolo.
Sarà spiegato il nuovo ingresso in società di Rodolfi, in una posizione - quella di ad - che finora non era prevista in Pasta Zara. «L’azienda lo ha presentato come un esperto di situazioni di crisi di questo genere» spiega Sara Pasqualin, Flai Cgil, «ha gestito casi di società con debiti finanziariamente elevati che lui sarebbe riuscito a limare». Nel curriculum di Rodolfi sono conteggiati, negli ultimi anni, una decina di interventi in aziende del Nord di ogni dimensione. Il 18 maggio potrebbe esserci anche lui all’assemblea con Cgil e Uil: «La società ha incontrato i propri addetti nei giorni scorsi» ricorda Pasqualin riferendosi ai circa 160 lavoratori di Riese (500 in totale nel gruppo), «ci auguriamo che d’ora in avanti ogni novità sia condivisa, cosa che finora non è avvenuta». Riflessioni analoghe da Uil, con Michele Gervasutti: «L’azienda ha bisogno di sostegno dal credito bancario, speriamo che questa nuova figura arrivata nella società riesca nell’impresa. Siamo moderatamente ottimisti per il fatto che il marchio Pasta Zara funziona e ha mercato. Per prima cosa chiederemo rassicurazioni sul mantenimento dei posti di lavoro, non soltanto a Riese». Le parti sociali confidano che entro il 18 maggio, giorno dell’incontro con l’azienda, il Tribunale di Treviso si sarà già espresso sulla richiesta di concordato in bianco. Un primo via libera che autorizzerebbe la società a designare un commissario e stilare un piano industriale, con tempistiche di rientro dai debiti verso banche, fornitori e dipendenti (che non riceveranno la paga di aprile), entro 90-120 giorni. Ieri la Regione Veneto ha ribadito la vicinanza all’azienda: «Bene il confronto con i sindacati» ha ribadito Elena Donazzan, assessore al Lavoro, «Pasta Zara è la prima esportatrice di pasta italiana nel mondo e il secondo produttore del Paese: i lavoratori non resteranno soli». Anche Veneto Sviluppo, la finanziaria della Regione, sta seguendo la vertenza.
Andrea De Polo
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