Passi carrai: sabotata la posta
Hacker contro il comitato: denuncia ai carabinieri

Pierangelo Gardenal
ODERZO.
Sabotata la posta elettronica del Comitato Passi Carrai che da anni lotta per la soppressione dell'ingiusta tassa. I rappresentanti del Comitato, che ha come vicepresidente l'opitergino Pierangelo Gardenal, lo scorso primo giugno ha presentato denuncia contro ignoti per l'inserimento illegale del codice IP della posta elettronica in una lista che blocca l'inoltro delle e-mail. «Recentemente - spiega il vicepresidente - avevamo notato che informative, comunicati e documenti arrivavano in modo parziale ai destinatari, problema che nelle ultime due settimane si è aggravato, bloccando quasi del tutto i contatti». Dopo l'invio di una serie di e-mail di controllo, monitorate con l'aiuto di destinatari e tecnici informatici, è emerso che il codice IP era stato inserito in una blacklist in modo fraudolento, questo ha bloccato l'invio della posta elettronica presso i server, che leggevano le missive come posta indesiderata. A quel punto è scattata la denuncia. Gardenal si è presentato alla Tenenza dei Carabinieri di Oderzo, sporgendo denuncia contro ignoti per truffa nei confronti del Comitato Passi Carrai per l'inserimento fraudolento del codice IP della posta elettronica del sito www.comitatopassicarrai.it. «Chi - sottolinea Pierangelo Gardenal - ha ostacolato in modo illegale questa iniziativa a favore di cittadini onesti, vessati da una tassa assurda e discriminatoria, escludendoli in modo arbitrario dal ricevimento di informazioni, denota scorrettezza e slealtà». Tale usurpazione di fatto rappresenta un danno reale per l'associazione che nell'ultimo mese è tornata alla ribalta soprattutto con la protesta messa in scena in occasione del passaggio del Giro d'Italia in Veneto e Friuli. Regioni nelle quali sono centinaia, tra cittadini e imprese, costretti a pagare un balzello per il solo fatto di avere un accesso dalle proprietà ad una strada di competenza regionale o statale. Il Comitato, che da anni denuncia la disparità di trattamento rispetto a chi invece ha accesso a strade provinciali o comunali, si attende ora, dopo incontri e impegni a tutti i livelli, che i politici facciano seguito alle promesse e risolvano un problema che riguarda migliaia di cittadini. (b.b.)
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