Parcheggi a Treviso: il Cantarane resta a raso, Pattinodromo interrato

TREVISO. Il parcheggio interrato al posto del vecchio Cantarane di Città Giardino non si farà più, resteranno gli stalli a raso. Come prima. In più, Ca’ Sugana punta a ridurre il contributo pubblico destinato a Parcheggi Italia, la società che doveva costruire il nuovo Cantarane seminterrato e che invece si accontenterà di fare solo il park interrato all’ex Pattinodromo.
Ormai ci siamo: il nuovo accordo tra la giunta del sindaco Mario Conte e la società che doveva realizzare i nuovi park a Treviso è cosa fatta. Mancava il via libera degli avvocati di ambo le parti, Comune e Parcheggi Italia, che ora invece è arrivato.
«Il dialogo è continuato in queste settimane. Ci eravamo lasciati con un’ipotesi di soluzione nel merito», dice il vicesindaco Andrea De Checchi, «che necessitava però di un vaglio giuridico, visto che si andava a modificare un project financing. Ora siamo ottimisti sulla fattibilità giuridica, e quindi la prossima settimana ci incontreremo con Parcheggi Italia per chiudere il tema nel merito». L’intesa prevede che la società accetti di realizzare al Cantarane solo un nuovo parcheggio a raso, invece che su due piani di cui uno seminterrato. Il risparmio che ne deriverà consentirà a Ca’ Sugana di non aumentare i prezzi della sosta in zona. Un meccanismo, questo, che era stato inserito nel project financing ai tempi della ex giunta Manildo, ma che fin dal primo giorno non è stato digerito dal vicesindaco Andrea De Checchi. In sostanza, funzionava così: la Parcheggi Italia per realizzare i due piani (con duecento stalli) al Cantarane avrebbe fatto un investimento cospicuo (si parla di circa 4 milioni), ma per rientrare della spesa e far sì che venisse ammortizzata nei 20 anni di gestione, però, bisognava garantire l’appetibilità degli stalli all’interno del nuovo parcheggio. E la soluzione individuata allora per farlo era aumentare il costo degli stalli blu di tutte le zone vicine limitrofe. In modo che gli automobilisti avrebbero scelto per forza di cose il Cantarane, invece di parcheggiare in viale Cesare Battisti o in Città Giardino. La nuova intesa invece prevede che la Parcheggi Italia, realizzando solo il parcheggio a raso, contragga i costi, e quindi non abbia bisogno dell’aiuto pubblico per vincere la concorrenza.
Inoltre, messi sul tavolo i costi a carico di Parcheggi Italia sulla base del nuovo accordo, si è aperta la possibilità anche di limare il contributo pubblico previsto dal project. Ovvero i 2,4 milioni dati da Ca’ Sugana – che comunque al termine della concessione diventerà proprietaria dei parcheggi – alla società. De Checchi vuole scendere su quella cifra, ma tutto dipenderà dall’incontro della prossima settimana.
La gestazione del nuovo accordo, di cui si è iniziato a palar pochi mese dopo l’arrivo a Ca’ Sugana della giunta Conte, è stata piuttosto lunga, e arrivati a questo punto è chiaro che i lavori non partiranno entro la fine del 2020. Nemmeno al Cantarane, che sarà il primo degli interventi di Parcheggi Italia a cui seguirà l’ex Pattinodromo: 326 posti sotto terra al posto degli attuali a raso, a Fra’ Giocondo. A questi si accompagnerà una revisione della sosta in città, aumentando i posti riservati ai residenti in alcune zona. —
Federico Cipolla
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