Palpeggiava le studentesse sul bus di linea, autista della Mom agli arresti domiciliari

L’inchiesta della procura della Repubblica è stata innescata dalla denuncia di tre ragazze minorenni di 14, 16 e 17 anni
zago agenzia foto fim treviso distanziamento bus coronavirus
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TREVISO. Avrebbe allungato le mani sui seni e sui fondoschiena di alcune studentesse trasportate sull’autobus di linea che lui stesso guidava, quando non c’erano testimoni. Un’accusa pesantissima che gli è costata la misura cautelare dei domiciliari.

Da giovedì scorso un autista della Mom di 58 anni, incensurato, che vive nella Marca, si trova agli arresti in casa per il reato di violenza sessuale su minorenni. Tre ragazzine, tutte al di sotto dei 18 anni, lo hanno denunciato accusandolo di averle molestate in più occasioni, approfittando del servizio svolto come conducente dell’autobus di linea che la mattina fa servizio presso le scuole di una zona della provincia di Treviso.

Un fulmine a ciel sereno per l’azienda di trasporto Mobilità di Marca, visto che l’autista arrestato prestava servizio da molti anni negli autobus di linea.

Le denunce

L’indagine che ha portato l’autista agli arresti domiciliari è partita dalla denuncia presentata dai genitori di tre studentesse qualche settimana fa. In altre parole, le ragazzine avrebbero deciso di raccontare a casa le molestie subite da un autista del trasporto pubblico durante il tragitto dalla fermata vicino a casa alla scuola professionale dove studiano.

L’uomo, in modo rozzo e disinvolto, secondo quanto hanno raccontato le minorenni, non si sarebbe fatto scrupoli nel palpeggiarle nelle parti intime. Toccate furtive, a volte pesanti, che avrebbero infastidito le studentesse e che, nonostante le rimostranze, sarebbero continuate. Finché i genitori non sono stati messi al corrente della situazione che si era venuta a creare.

La confidenza ai genitori

E così, una volta ricevuta la confidenza dalle figlie, i genitori hanno deciso di presentarsi alla più vicina stazione dei carabinieri per denunciare il fatto. La vicenda che ha innescato l’indagine dei carabinieri, coordinata dal sostituto procuratore Francesca Torri, abbraccia un arco temporale molto recente che va dal dicembre 2020 allo scorso gennaio.

È in questo lasso di tempo che sarebbero avvenute le pesanti molestie a carico delle tre ragazze di 14, 16 e 17 anni. Gli investigatori hanno cercato riscontri con testimonianze alle denunce delle studentesse e, a fine gennaio, la procura della Repubblica ha chiesto e ottenuto dal giudice delle indagini preliminari Angelo Mascolo un ordine di custodia cautelare nei confronti dell’autista della Mom per la pesantissima accusa di violenza sessuale su minori (609 bis e 609 ter gli articoli del codice penale contestati al 62enne indagato).

L’arresto

Nei giorni scorsi i carabinieri hanno notificato all’autista la misura cautelare degli arresti domiciliari. Pochi i particolari filtrati sull’inchiesta, particolarmente delicata visto che coinvolge dei minorenni. Si sa soltanto che gli episodi di palpeggiamenti sarebbero avvenuto sul bus sempre quando non c’erano potenziali scomodi testimoni.

In un’occasione pare che i palpeggiamenti siano avvenuti all’esterno del mezzo pubblico. Ma si tratta soltanto di notizie frammentarie. Da parte sua l’autista negherebbe ogni addebito. Ora bisognerà attendere l’interrogatorio di garanzia, davanti al giudice Mascolo, per sapere la versione dei fatti dell’indagato.

Certo è che se dovessero essere confermate le accuse dei palpeggiamenti sugli autobus, anche Mom potrebbe essere coinvolta come responsabile civile nell’eventuale procedimento penale a carico dell’autista.—

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