PalaFenderl casa della città «Sarà pronto tra un anno»

Carlo De Poi: «Più di quattrocento famiglie hanno contribuito alle spese Bisognerà pensare al collegamento dei parcheggi della stazione con l’area»
Di Francesca Gallo
BORIN VITTORIO VENETO AREA FENDERL INAUGURAZIONE CASA DELLE ASSOCIAZIONI VOLONTARI vittorio veneto casa fenderl..conegliano commissariato polizia
BORIN VITTORIO VENETO AREA FENDERL INAUGURAZIONE CASA DELLE ASSOCIAZIONI VOLONTARI vittorio veneto casa fenderl..conegliano commissariato polizia

VITTORIO VENETO. «Il PalaFenderl è il sogno di un gruppo di Associazioni che lavorano da molto tempo». Carlo De Poi, regista e uomo di teatro, ha le idee chiare sul progetto che divide la politica cittadina. «È un'eredità da lasciare alla città» aggiunge il presidente della Consulta delle associazioni culturali vittoriesi.

Presidente De Poi, a che punto è l'iter del Palafenderl?

«La raccolta fondi è cominciata due anni fa. È andata molto bene, anche al di là delle aspettative. Più di 400 famiglie hanno messo il loro contributo».

In concreto, quanti euro?

«Sono stati raccolti 170 mila euro. L'accelerazione forte è stata con il contributo, 120 mila euro che il comune ha deciso di stanziare a novembre. Serviranno circa 350 mila euro per fare il primo stralcio. Il Comune ci ha chiesto d'iniziare i lavori a primavera e terminarli a primavera del 2018».

Giusto in tempo per ospitare qualche evento dell'Adunata Triveneta degli Alpini del 2018. Però intanto c'è da affrontare il primo stralcio. Cosa prevede?

«Verrà realizzata la struttura completa coperta e chiusa. Con ogni probabilità non riusciremo invece a realizzare i camerini. Ma la sala sarà comunque aperta e potrà accogliere eventi teatrali e convegni ma anche pranzi. Insomma qualsiasi tipo di attività potrà essere fatta. Perfino attività motorie».

Lei, da uomo di teatro, come se l'immagina?

«Avrà una zona palco, che sarà mobile, e dalla parte opposta la sala con le poltrone che saranno altrettanto mobili».

Secondo lei cosa servirebbe alla città?

«Il vero problema a Vittorio Veneto è che manca una sala pubblica ben strutturata. Un tempo esisteva la sala della Casa dello studente, ma non è più a disposizione. Di solito si va al patronato Costantini o al Da Ponte, che però ha costi molto alti. Il PalaFenderl diventerà la sala pubblica a disposizione del Comune e di tutti coloro che la vogliono usare. La struttura avrà 250 posti circa».

Perché sono un problema i posti a sedere?

«Già con 400 posti non puoi portare ad esempio Marco Paolini, perché i costi sono elevati. Per compagnie professionali hai bisogno di avere almeno 700 posti. Non a caso Paolini va all'Accademia di Conegliano dove ci sono circa 900 posti. La nostra è una struttura intermedia. Quello che sono venute a mancare in questi ultimi trent'anni a Vittorio Veneto sono anche le sale parrocchiali».

Il PalaFenderl potrebbe far crescere la città?

«Certo, s'inserisce anche nel contesto del parco. La struttura può essere integrata con le altre salette. Il mio sogno è collegare con un ponte l'area parcheggi, vicino alla stazione, con i giardini e l'Area Fenderl. Si potrà parcheggiare il camper e andare in treno a Venezia o Calalzo».

Primo stralcio a parte, cosa servirà ancora?

«Questa struttura non potrà essere usata nel periodo invernale, manca il riscaldamento. Il secondo stralcio servirà a completarlo».

Come valuta le polemiche sul finanziamento comunale?

«Non le capisco proprio. Il Comune ha messo 120 mila euro per una struttura che sarà sua e a disposizione della città.

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