Padernello, scuola nuova in leasing «Sconfitti i gufi»

Il sindaco taglia il nastro della elementare Marconi Un investimento di 3,1 milioni di euro, in parte regionali
Di Rubina Bon

PAESE. In tempi di bilanci ai minimi storici, di finanziamenti sempre più risicati e di patti di stabilità che ingessano i comuni, quello di Paese appare come un record: due scuole elementari inaugurate in un anno e mezzo, l'ultima ieri mattina a Padernello.

La "Marconi", nella nuova sede in via Giusti, è l'esatta copia della elementare di Postioma aperta dalla primavera del 2014. Lo ha ricordato il sindaco Francesco Pietrobon nel suo intervento davanti a genitori, bambini - duecento quelli che frequentano il plesso da lunedì - e personale della scuola, non risparmiando una frecciatina alle opposizioni.

«Abbiamo usato uno strumento finanziario innovativo qual è il leasing pubblico in costruendo, oggetto di polemica politica non indifferente» ha detto Pietrobon, «Avevamo gufi dietro la schiena che speravano che quest'opera andasse male. Gufare sui lavori pubblici non è compito di un buon amministratore ma di persone che dovrebbero stare lontane dall'amministrazione, vuol dire voler male ai propri cittadini».

La scuola sorge su un terreno di 6.600 metri quadri, di cui 2.100 occupati dall'edificio dipinto all'esterno di giallo e azzurro, i colori del gonfalone del Comune. Ha dieci aule (alcune delle quali con la lavagna interattiva Lim) più cinque aule speciali, una mensa per duecento, la biblioteca e la palestra. Dal punto di vista energetico, l'edificio è in classe A. Ad eseguire i lavori in tempo record, l'impresa Setten Genesio. L'intervento è costato 3,1 milioni, con un contributo della Regione di 700 mila euro (che arriverà dopo il terzo tentativo di vendita del vecchio plesso) e l'intervento di Iccrea BancaImpresa, la banca corporate del Credito Cooperativo. Presenti alla cerimonia l'europarlamentare Mara Bizzotto, l'assessore regionale Federico Caner, gli amministratori di Paese, la dirigente dell'Istituto comprensivo Paola Rizzo. I bambini di quinta hanno recitato due poesie, la soprano Jessica Cavallin ha intonato il "Va Pensiero" (di leghista memoria, anche se il sindaco giura: "Non ne sapevo niente"), poi è stata la volta di tutti gli alunni che hanno cantato l'inno di Mameli. Un pensiero speciale è stato rivolto al geometra Claudio Bresolin, funzionario dei Lavori pubblici del Comune morto a luglio a 59 anni.

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