Pace Tomat-Lorenzato e fine del contenzioso: Lotto Sport si salva

Non sono state diffuse le cifre dell’accordo. La vicenda aveva preso una brutta piega per i dipendenti dell'azienda al momento del fallimento della controllante Futura

Andrea Tomat, presidente di Lotto, ha firmato un accordo transattivo con l’ex socio Gianni Lorenzato che pone fine a qualsiasi contenzioso legale. È una decisione che mette al riparo Lotto Sport da qualsiasi scossone, soprattutto dopo che Lorenzato aveva chiesto e ottenuto il fallimento di Futura 5760, che controlla il 35% di Lotto (fallimento poi revocato in appello).

In base ai nuovi accordi Tomat diventa azionista unico di NextB, società che controlla il 57% di Lotto. Controllando anche Futura, Tomat detiene il 92% del capitale di Lotto. Non ci sono altri ostacoli, quindi, sul cammino dello storico marchio dello sport trevigiano, che in futuro dovrà affrontare sfide commerciali delicate (i ricavi sono scesi e il comparto non è dei più stabili in quanto a performance) ma che almeno non dovrà preoccuparsi di questioni diverse.

Non sono state diffuse le cifre dell’accordo. La vicenda aveva preso una brutta piega per i dipendenti di Lotto al momento del fallimento di Futura, giudicato fin da subito infondato da Tomat e dai suoi legali. Un fallimento che si temeva potesse avere ripercussioni sulla proprietà e sulla gestione della stessa Lotto. L’unico debito di Futura, avevano però sottolineato i protagonisti, era proprio quello con Lorenzato, ex vice presidente e socio di Lotto, che ne chiese il fallimento. Si trattava di una partita di circa tre milioni di euro (controvalore delle quote pignorate a Tomat), una penale per violazione di patti parasociali che un lodo arbitrale aveva addebitato a Tomat. Il lodo è rimasto a lungo sub iudice (la Corte d’Appello di Venezia aveva respinto una prima richiesta di Tomat di sospenderlo). Ma, soprattutto, Tomat sta già pagando la cifra di cui è debitore nei confronti di Lorenzato.

Futura su quei tre milioni aveva chiesto e ottenuto una rateizzazione del pagamento che stava avvenendo in maniera regolare. Più di un milione e 200 mila euro sarebbero già stati versati all’ex socio. La Corte d’Appello di Venezia a marzo decise quindi di revocare il fallimento giudicando inammissibile l’istanza di Lorenzato. —

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