Ore di angoscia per la figlia del notaio

Iole Tassitani, 40 anni, sparita da mercoledì sera: trovati gli occhiali e l’auto
Iole Tassitani
Iole Tassitani
CASTELFRANCO. Sparita nel nulla, scomparsa senza un perchè. Di Iole Tassitani, 40 anni, figlia di un notaio di Castelfranco, non si hanno più notizie da mercoledì sera. Di lei sono rimasti alcuni oggetti personali sparsi nel garage sotto la sua abitazione in via Forche 8, e l’auto abbandondata ad un chilometro da casa. E’ il sequestro l’ipotesi più accreditata dagli inquirenti: ieri hano posto sotto sequestro l’abitazione e ascoltato parenti, amici e vicini di casa. Per tutta la giornata di ieri e la notte, la vita di Iole Tassitani è stata passata al setaccio. Una vita che tutti descrivono «tranquilla», quella di Iole Tassitani, single senza figli: ha altre due sorelle, una più grande, Rosa Maria, e Luisa più piccola.


Un’esistenza divisa tra il lavoro nello studio del padre Luigi, in vicolo Cappuccini, in pieno centro a Castelfranco, e la sua casa al secondo piano in via Forche 8. La passione per i gatti, il corso di yoga al «Body Sound» a Salvarosa, le amiche con cui condividere serate e viaggi, i genitori nella villa di viale Brigata Cesare Battisti a poche centinaia di metri da lei. Proprio la madre, Marisa, l’ha vista per ultima, mercoledì sera. Erano le 20 quando Iole passa a salutarla. E’ un incontro veloce, a fine giornata. Poi, Iole sale sulla sua Ford Fiesta grigia e si dirige verso casa. Ma lei nel suo appartamento non arriverà mai.


Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri del Ros di Padova e del Nucleo Operativo di Treviso, la donna arriva nel garage sotto la sua abitazione e da quel momento sparisce. Cosa sia accaduto è difficile capirlo. Il giorno dopo, lì, il padre che la sta cercando troverà solo i suoi occhiali e altri oggetti sparsi a terra. Ma di lei nessuna traccia.


E’ proprio Luigi Tassitani ieri alle 11,30 a dare l’allarme. A quell’ora chiama i carabinieri per segnalare che la figlia Iole è sparita. Non parla di rapimento, ma i segnali sono inquietanti. E’ preoccupato. Ieri, infatti, la famiglia Tassinati apre come ogni mattina lo studio notarile in vicolo Cappuccini. Ci lavora quasi tutta la famiglia: il padre, la madre e le due sorelle Rosa Maria e Iole. Ma quest’ultima non c’è.


La chiamano sul cellulare: è spento, a casa non risponde nessuno. Aspettano ancora un’ora, poi il padre decide di a dare un’occhiata, e va in via Forche 8. Suona a vuoto, va in garage, trova sparsi a terra gli occhiali e altri oggetti personali. A quel punto guarda dentro casa, capisce che Iole non ci ha dormito, la notte. Chiama subito i carabinieri, scatta l’allarme. Vengono avvertiti il Nucleo Operativo di Treviso e il Ros di Padova. Nel primo pomeriggio nella caserma dei carabinieri arrivano i vertici dell’Arma e il pm Barbara Sabatini che coordina le indagini. La scomparsa di Iole sembra avvolta nel mistero.


Il giallo si infittisce quando alle 16, a un chilometro dalla sua abitazione, viene ritrovata la Ford Fiesta grigia: è aperta. Arriva la Scientifica, e la passa al setaccio in cre a di impronte e indizi. Si fa strada tra gli inquirenti l’ipotesi che Iole non si sia allontanata volontariamente, ma che possa essere stata costretta ad abbandonare l’auto e a salire su un’altra. Forse rapita. E gli occhiali a terra nel garage portano gli investigatori a tracciare un altro scenario: un’aggressione, una colluttazione tra la donna e chi voleva costringerla a riportare la macchina fuori dal garage.

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