Operazione decoro urbano demolita l’ex Casa del Fascio

MOGLIANO

Per molti rappresentava solo una fatiscente costruzione di fianco alla sede comunale lungo il Terraglio, per altri è un pezzo importante della storia e dell’identità di Mogliano: da ieri i muri della storica sede Soms, costruita alla fine dell’Ottocento e restaurata negli anni ’30, sono stati abbattuti dalle ruspe. L’edificio all’angolo con via Boldini, durante il regime era stato requisito e trasformato in Casa del Fascio. Dal dopoguerra in avanti, i suoi spazi furono occupati da un supermercato e, al primo piano, dalla sala prove della banda comunale. La sua demolizione era prevista da parecchi anni. Al suo posto, in base alle previsioni dell’attuale giunta, sorgerà un nuovo spazio che andrà a svolgere le funzioni di “Sportello Informativo turistico”. Lo studio di fattibilità per la nuova struttura, elaborato dall’architetto Giorgio Rizzi, è stato approvato nel maggio 2020 e ha già ottenuto il via libera della Soprintendenza. Il progetto, su un unico piano, prevede di occupare un’area di 120 metri quadrati per uffici, sale espositive e servizi di bike sharing, offrendo verso il Terraglio un ampio porticato da utilizzare anche come pensilina dai pendolari. L’investimento è stimato in 630 mila euro. Nell’incertezza dei bilanci pubblici, per ora si procede con la prima fase. Dopo la delimitazione dell’area cantiere iniziata la scorsa settimana, ieri sono entrate in azione le ruspe. Questa piccola rivoluzione urbanistica, come avvenuto in tanti altri casi, cancella dal centro storico una testimonianza stratificata del ’900, che ha visto intrecciarsi battaglie operaie, repressione fascista, boom economico e infine degrado. «A questo intervento ne seguiranno sicuramente altri» commenta il sindaco Davide Bortolato «questo angolo di città oggi finalmente ritrova un agognato decoro». —



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