Omicidio Tominaga, niente appello per due imputati: ottengono lo sconto di pena

La condanna per Wedam e Djouamaa scende a 1 anno e 8 mesi. Battistella invece ha impugnato i 12 anni che gli sono stati inflitti

Alessandro Cesare
L’attimo in cui Battistella colpisce al volto con un pugno Tominaga
L’attimo in cui Battistella colpisce al volto con un pugno Tominaga

È diventata definitiva la sentenza di due dei tre imputati per l’omicidio di Shimpei Tominaga. Scegliendo di non impugnare la sentenza di primo grado, che li aveva visti condannati per il solo reato di lesioni aggravate (dopo il venire meno dell’accusa di concorso morale in omicidio preterintenzionale) a 2 anni senza sospensione condizionale della pena, Daniele Wedam, 20enne di Conegliano e Abd Allah Djouamaa, 22enne di Conegliano, hanno potuto beneficiare dello sconto di un sesto. L’ufficialità è arrivata giovedì con il deposito dell’ordinanza firmata dal giudice del tribunale di Udine Roberta Paviotti.

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L’attimo in cui Battistella colpisce al volto con un pugno Tominaga

Nel documento si precisa come Wedam, difeso dall’avvocato Tino Maccarone, e Djouamaa, assistito dal legale Guido Galletti, rinunciando all’appello hanno potuto beneficiare di uno sconto di pena, come previsto dalla riforma Cartabia. «Quando nè l’imputato né il suo difensore propongono impugnazione contro la sentenza di condanna, la pena inflitta è ulteriormente ridotta di un sesto dal giudice dell’esecuzione». E così il gup ha preso atto della rinuncia rideterminando la condanna per i due ragazzi a 1 anno e 8 mesi di reclusione, con la sentenza che in tal modo è passata in giudicato. Per Wedam e Djouamaa, quindi, la vicenda si è chiusa definitivamente.

Non è così per il terzo imputato, Samuele Battistella, il 21enne di Mareno di Piave, colui che materialmente, la notte tra 21 e 22 giugno 2024, ha sferrato il pugno in faccia all’imprenditore giapponese 56enne in un locale di via Pelliccerie, in pieno centro storico. Per lui la condanna decisa dal gup lo scorso 10 giugno è stata di 12 anni per i reati di omicidio preterintenzionale e lesioni aggravate. Se la Procura ha scelto di non fare ricorso, per nessuno dei tre imputati, a rivolgersi alla Corte d’appello per l’impugnazione della sentenza di primo grado è stato Stefano Arrigo, l’avvocato di Battistella, secondo cui la pena di 12 anni «è troppo severa». Il legale è intenzionato a contestare l’aggravante dei futili motivi.

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Il pugno di Battistella a Tominaga in un frame della videosorveglianza

Diversa la posizione espressa nella motivazione della sentenza del gup Paviotti, secondo cui, facendo riferimento ai futili motivi, ha scritto: «È inconfutabile che Battistella abbia sferrato un pugno in pieno volto ad una persona, Tominaga, che non aveva rivolto verso di lui alcun atteggiamento minaccioso o aggressivo, essendosi limitato a dire, peraltro rivolto a Wedam, “Scappa, scappa, scappa”(come si sente chiaramente nel video del locale), frase certamente legata alla situazione che si era fin lì dipanata, ovvero l’aggressione dei tre imputati nei confronti dell’ucraino e la minaccia di chiamare le forze dell’ordine». Battistella ha però reagito a quelle tre parole «con clamorosa sproporzione». Da qui la determinazione della pena.

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