Omaggio di Oderzo all’abate della Bassa

ODERZO. A mezzo secolo dalla morte, Oderzo ricorda monsignor Domenico Visintin con la pubblicazione di una biografia, una mostra, una giornata di convegni ed una concelebrazione. Domenico Visintin fu l’abate di Oderzo dal 1919 al 1964. Quasi un intero secolo, due guerre mondiali, la distruzione dei Dopoguerra e la rinascita economica, che monsignor Visintin visse in prima persona, ponendosi come personaggio di riferimento. Soli due anni dopo la nomina, negli anni Venti finita la Prima guerra, iniziò la completa ristrutturazione del Duomo di Oderzo, con scelte coraggiose come quella della demolizione completa dell’antico altare. Creò il Patronato Turroni, l’orfanatrofio Moro, le colonie di Jesolo e di Remauro per i bambini, la scuola magistrale delle Dorotee, la Colonia agricola per dare lavoro ai giovani, la Scuola Apostolica ed il Pio X. Sua è pure la costruzione del cinema San Marco. Visse da protagonista la tragica vicenda dell’eccidio del Brandolini: fu perfino tenuto in ostaggio.
La parrocchia di San Giovanni Battista per ricordare la figura di uno fra gli opitergini più significativi di tutto il Novecento ha organizzato una serie di eventi. Il 29 giugno una messa in Duomo sarà presieduta da monsignor Pietro Mazzarotto. Saranno presenti il parroco Piersante Dametto, i presbiteri che hanno conosciuto personalmente l’abate Visintin, formandosi presso le strutture della Scuola Apostolica e del San Pio X, fondati dall’abate. Seguirà la presentazione del libro di Otello Drusian: “Il Vescovo della Bassa”. Il libro racconta la storia e soprattutto il percorso spirituale di questo insigne sacerdote, tramite le notizie tratte dallo studio dei documenti ufficiali dell’archivio parrocchiale di Oderzo, con testimonianze di diversi prelati che lo hanno conosciuto. «La storia recente della città di Oderzo passa attraverso la figura del decano Visintin, il quale ha saputo con il suo intuito e le sue scelte far sì che la città stessa facesse un salto di qualità», spiega l’autore del libro. Il 29 giugno ci sarà l’inaugurazione della mostra nel museo parrocchiale con l’esposizione di diverso materiale fotografico inedito, i paramenti liturgici indossati da Visintin durante le celebrazioni e la visione di filmati d’epoca.
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