Oggi l’addio ad Ada uccisa dal cancro

ODERZO

Da cinque mesi combatteva contro un tumore, con coraggio e dignità. Ada Pietrogiacomi, mamma, moglie e impiegata è deceduta all’età di 48 anni. Da quando si è manifestato il male subdolo e crudele, Ada ha dovuto subire un intervento chirurgico all’ospedale di Padova e in seguito ha dovuto sottoporsi alle cure specialistiche presso l’Istituto Oncologico Veneto sempre di Padova. Tornata a casa, è stata assistita nella propria abitazione di Oderzo dai volontari e dai dipendenti dell’Advar, fino al decesso avvenuto domenica scorsa. Ada Pietrogiacomi era originaria di Treviso. Aveva studiato alle scuole superiori di Oderzo, dove aveva ottenuto il diploma di segretaria d’azienda. Dopo alcune esperienze lavorative in vari settori, da circa una quindicina d’anni lavorava come impiegata alla Giampi srl di Fontanelle, azienda che ha sede in via delle Industrie e che è specializzata in lavorazioni meccaniche in acciaio, acciaio inox e alluminio. Era moglie di Diego Favero, con cui ha condiviso una vita intensa, grazie al suo temperamento solare e positivo. Dal matrimonio ha avuto un figlio, Leonardo, che ora ha diciassette anni. Così la ricorda il marito Diego: «Ada era una persona piena di vita, sempre sorridente e attiva, dotata di entusiasmo e coraggio. Aveva un sacco di voglia di vivere, amava le cose belle, amava la musica.

Le piacevano l’arte, la bellezza della natura, amava camminare anche in montagna. Solare, sempre piena d’iniziativa e di spirito. Si dedicava con passione alla famiglia, alla cura delle amicizie, cui teneva in modo particolare». In queste ore sono molti i messaggi di cordoglio che stanno pervenendo alla famiglia, dal momento che Ada coltivava molte amicizie. Il male contratto a dicembre le ha purtroppo spento il sorriso. Oltre al marito e al figlio Leonardo, lascia i genitori Enzo e Sara, i fratelli Renato e Cinzia, i nipoti.

Cerimonia funebre in Duomo oggi alle 15.30. I familiari ringraziano il personale Advar per le cure prestate con amore e professionalità. —

Alessandro Viezzer



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