Oderzo non trova i soldi Niente nuova stazione

Ferrovie dello Stato garantirebbe la concessione gratuita, ma ristrutturare costa Il sindaco Dalla Libera: «La priorità sono le scuole». Ultima speranza: la Regione

ODERZO. Nulla di fatto per la stazione ferroviaria di Oderzo. Servono troppi soldi per ristrutturarla. Soldi che il Comune non ha.

L’incontro che si è svolto ieri fra il sindaco di Oderzo, Pietro dalla Libera, e Ferrovie dello Stato non ha dato gli esiti sperati. «Le Ferrovie hanno dato la massima disponibilità a trovare una soluzione», dice Dalla Libera, «anche concedendo la stazione gratuitamente in uso per 25 anni. Ma il Comune dovrebbe accollarsi tutte le spese di ristrutturazione degli impianti e della messa a norma per quanto riguarda la ristrutturazione antisismica. La riapertura della stazione deve seguire tutte le procedure di sicurezza. Neppure per un privato sarebbe possibile fare investimenti di questa entità su un immobile non di sua proprietà». Il Comune di Oderzo ha altre priorità per quanto riguarda le spese degli adeguamenti antisisimici dei suoi edifici pubblici, a cominciare dalle scuole. «Sono costi impensabili, per un ente vincolato dal patto di stabilità», prosegue il sindaco. «Sarebbe opportuno che le Ferrovie concorressero alla spesa, così come hanno fatto per la stazione di Ponte di Piave dove hanno ristrutturato una parte dell’immobile a spese proprie», conclude Dalla Libera. Unico accordo raggiunto è quello riguardante la messa in funzione di alcune telecamere di videosorveglianza nell’ambito del “Progetto Sicurezza” della Provincia di Treviso. A questa spesa potrebbero partecipare anche le Ferrovie. Un’altra ipotesi da percorrere è di chiedere l’aiuto economico della Regione Veneto alla spesa per la ristrutturazione della vecchia stazione. «A questo proposito contatteremo l’assessore Chisso», prosegue il sindaco di Oderzo, «Resta aperto il dialogo e, fra un mese ci sarà un altro incontro con i dirigenti delle Ferrovie per ulteriori precisazioni». Nell’incontro di ieri è stata data l’assicurazione che saranno comunque sostituite le obliteratrici danneggiate.

Nulla di fatto, quindi, per la stazione ferroviaria di Oderzo, che resta chiusa e spesso preda di atti di vandalismo. Mentre, come ha sottolineato il sindaco di Oderzo, le vicine stazioni di Motta di Livenza e di Ponte di Piave sono state recuperate all’uso. Nell’incontro che il sindaco di Oderzo aveva avuto lunedì scorso con l’assessore regionale Renato Chisso si è deciso di aumentare le corse dei treni: una al mattino presto e da, giungo prossimo, una dopo le 21. Sperimentale e subordinata al numero degli utenti. Ma la stazione resterà chiusa.

Giuseppina Piovesana

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso