Obitorio, la rivoluzione

Netta separazione fra sanitari e imprese funebri Vademecum ai familiari dei defunti, nuovi orari
L’obitorio Sopra Ivan Trevisin (Federcofit)
L’obitorio Sopra Ivan Trevisin (Federcofit)
 Nuovo regolamento per gli obitori degli ospedali di Treviso, Oderzo e Motta. Le norme, operative da domani, ribadiscono la completa separazione fra l'attività medico sanitaria degli operatori dell'ospedale da quella commerciale delle onoranze funebri.  Fra le principali novità l'obbligo per il personale ospedaliero di consegnare ai familiari del defunoto un modulo che dopo le condoglianze elenca le incombenze pratiche e gli sportelli cui rivolgersi ma anche importantissimi avvertimenti. Ad esempio diffidare di ogni estraneo che, in ospedale, si dovesse avvicinare per suggerire imprese di onoranze funebri; ma anche di chi si dovesse presentare - non chiamato - a offrire servizi funebri.  Nel regolamento si sottolinea infatti che l'azienda sanitaria non ha nessuna esclusiva o appalto con alcuna impresa. Il personale dell'ospedale inoltre ha il divieto di fornire ai familiari informazioni sulla scelta dell'impresa funebre. I comportamenti equivoci vanno subito segnalati alla direzione sanitaria, che adotterà per i provvedimenti. E' chiaro l'intento di prevenire alla fonte qualsiasi forma di concorrenza illecita fra imprese, sfruttando il dolore delle persone. In passato, in altre zone d'Italia, si sono registrati diversi casi di corruzione di dipendenti dell'ospedale per gestire in modo monopolistico il mercato delle onoranze funebri.  Nel decalogo infine viene riorganizzato l'orario di accesso alle camere ardenti: il pubblico può entrare 45 minuti prima della levata per il rito funebre. Casi particolari saranno oggetto di apposita autorizzazione da parte della Direzione sanitaria.  Hanno sottoscritto il nuovo regolamento, che entra in vigore domani in tutta l'Usl 9, la Feder.co.F.It del Veneto, guidata da Ivan Trevisin, e la F.en.I.O.F, il cui delegato regionale è Fernando Pizzolon. (l.c.)

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