Obiettivo 2018, oggi la decisione sull’adunata triveneta degli alpini

I presidenti delle 25 sezioni Ana del Nordest dovranno scegliere tra Vitttorio Veneto e Bolzano Fiducioso il responsabile delle penne nere locali: «In 100 mila pronti a sfilare nella città della Vittoria»
Allegranzi Vittorio Veneto adunata alpini
Allegranzi Vittorio Veneto adunata alpini

VITTORIO VENETO. Nel “buen retiro” di Costalovara, sull'altopiano di Renon, in provincia di Bolzano, gli alpini del Triveneto si faranno carico oggi di una decisione storica per Vittorio Veneto. Dovranno scegliere la location dell'adunata interregionale del centenario della grande guerra. Due le candidature: Bolzano e Vittorio Veneto. «Parto fiducioso – diceva ieri Francesco Introvigne, presidente della sezione Ana vittoriese – e poi sarà quel che sarà». Bolzano gioca in casa, ma non avrà partita facile. Sono 25 le sezioni del Nordest, 25 dunque i presidenti che dovranno votare e la maggior parte ha fatto intendere che, anzitutto per meriti storici, il raduno lo merita la città della vittoria, non fosse anche perché tutte le associazioni combattentistiche e d'arma nel 2018 convocheranno i loro popoli ai piedi del monte Altare. Se l'ottimismo di Introvigne e della delegazione vittoriese sarà premiato (fra le presenze anche Renato Genovese, consigliere nazionale di Vittorio Veneto), in città nel mese di giugno del 2018 arriveranno non meno di 100 mila fra alpini e loro amici. L'appuntamento è triveneto, ma svolgendosi in una data storica come questa è evidente che attrarrà penne nere da tutta Italia e perfino dall'estero. Sarà, insomma, un’adunata bis, dopo quella di Treviso il prossimo maggio. Anzi, Introvigne anticipa che Treviso sarà uno «straordinario traino». I dirigenti vittoriesi sono arrivati a Costalovara già ieri ed hanno cominciato subito a saggiare il terreno. Dopo le prime verifiche, ieri sera si sono dichiarati «davvero fiduciosi». Già la prossima settimana, pertanto, prenderanno contatti con l'amministrazione comunale per provare ad immaginare anzitutto la sfilata. È d'obbligo farla lungo lo storico viale della Vittoria, in modo da omaggiare direttamente i caduti al monumento di Augusto Murer. Di conseguenza il corteo partirebbe da piazza Foro Boario, l'unico spazio relativamente ampio a nord della città e scenderebbe per via Cavour e viale della Vittoria, per sciogliersi prima dello stretto di Salsa, usufruendo dell'omonima piazza. Nemmeno due chilometri di percorso, al ritmo del "Trentatrè"; nulla di faticoso, quindi. Le tribune verrebbero erette in centro, davanti ai giardini; un peccato, ma dall'altra parte nasconderebbero il monumento. Il raduno inizierebbe già il giovedì, ma con le prime cerimonie ufficiali - anzitutto l'alzabandiera - il venerdì mattina. Già in questo mese di ottobre scatteranno le prenotazioni che riguarderanno un po' tutta la sinistra Piave; d'altra parte, gli alberghi vittoriesi stanno facendo il tutto esaurito con la prossima adunata nazionale. «Peccato soltanto – sospira Introvigne – che per il 2018 non ci sia ancora l'elettrificazione del treno, perché la festeggeremmo degnamente occupando la stazione con la sede della sezione. E da quando ci siamo noi, l'arrivo dei treni è senz'altro più sicuro».

Francesco Dal Mas

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