Nuovo polo Amazon a Roncade: arriva dal Comune l’ultimo ok

Mercoledì 27 dicembre la seduta del Consiglio chiamato a esprimersi sul progetto. Sarà il via libera definitivo dopo l’iter in Regione: capannone lungo 316 metri
Matteo Marcon
Un rendering di come sarà il nuovo maxi polo logistico Amazon a Roncade
Un rendering di come sarà il nuovo maxi polo logistico Amazon a Roncade

La procedura del nuovo hub di Amazon lungo la Treviso-Mare è ormai a pochi metri dal traguardo: la data per il via libera definitivo è quella del prossimo 27 dicembre.

Il consiglio comunale dovrà esprimersi infatti sul progetto proposto da Amazon Italia Logistica, come utilizzatore finale, Techbau, in qualità sviluppatore, e Faresì (società trevigian-veronese, titolare dei terreni, frutto del matrimonio strategico tra il gruppo Mosole e Beozzo Costruzioni) su un’area da 231 mila metri quadrati vicino al casello dell’autostrada A4.

Giunge così a compimento un’istanza semplificata di “Sportello unico” presentata per la prima volta proprio a dicembre del 2020 e poi via via affinata in base alle osservazioni dei vari enti coinvolti.

Il voto dei consiglieri comunali sarà il sigillo finale di un’operazione che porta in dote (in base alla procedura semplificata prevista da un regolamento nazionale del 2010 e una legge regionale del 2012) anche l’effetto di una sostanziosa variante urbanistica.

Mercoledì scorso i contenuti del provvedimento sono stati discussi in commissione anche con l’illustrazione da parte dei tecnici di parte privata.

Tra le novità emerse c’è l’intenzione da parte dei proponenti di dotare il tetto del nuovo capannone (lungo 316 metri e largo 188, ma ridotto in altezza non oltre i 20 metri) di un impianto fotovoltaico da 4 megawatt per rendere il centro logistico indipendente dal punto di vista energetico.

Tra i dati salienti, oltre alle misure di mitigazione ambientale, anche la conferma dei volumi occupazionali che nel periodo di picco saranno di 900 addetti per turno. Rispondendo alle preoccupazioni dell’opposizione i tecnici hanno sottolineato che l’impatto del nuovo sito produttivo non avrà effetti sul traffico cittadino.

Gli ingressi dei lavoratori saranno infatti gestiti dalla figura del mobility manager e la quasi totalità dei mezzi pesanti graviterà direttamente sulla viabilità autostradale attraverso un raccordo diretto verso il casello (compreso un nuovo sovrappasso sulla Treviso Mare).

Questa maxi variante aveva già superato nei mesi scorsi diversi passaggi legati alle procedure di valutazione ambientale previsti in Regione, ottenendo parere positivo della Vas il 27 dicembre 2022 e la successiva esclusione, il 31 maggio 2023, dalla procedura di Via.

«Arriva a compimento un iter che si è svolto nella massima trasparenza e tenendo conto delle indicazioni di tutti gli enti coinvolti», commenta la sindaca Pieranna Zottarelli, «La nostra amministrazione ha sempre chiesto attenzione alla sostenibilità ambientale, coinvolgendo le associazioni di categoria e i sindacati nella fase preliminare, ma anche i territori limitrofi e portando avanti le nostre istanze comuni, ottenendo importanti garanzie sia sul fronte idraulico che su quello ambientale».

Va in approvazione la prossima settimana anche la bozza di convenzione con i privati (elemento determinante per il rilascio effettivo dei permessi a costruire) che prevede un contributo straordinario di 4,6 milioni di euro in favore del Comune, a cui si aggiungono opere di urbanizzazione attorno al milione di euro.

L’insediamento di Amazon con il maxi capannone da 59 mila metri quadrati, a sud della Treviso Mare, fa il paio con un’analoga operazione di sviluppo prevista dalla parte opposta dove andranno a insediarsi altre due aziende del territorio: Veneta Cucine e Da Pino, che ha previsto un nuovo centro logistico.

Le due aree saranno comunicanti attraverso un nuovo cavalcavia e avranno accesso da nord sulla rotonda verso il casello dell’A4, la stessa da cui dovrebbe anche partire anche la nuova Via del Mare.

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