Nuovo comandante dei vigili: il Comune vince al Tar

Si è chiusa ieri, con l’ordinanza del giudice dal Tar, la battaglia sulla nomina di Roberto Manfredonia a comandante dei vigili urbani di Treviso.
Decidendo sul ricordo presentato da Cristiano Bruno, ex comandante della locale di Zero Branco ora in forza a Treviso, il tribunale amministrativo ha dato ragione al comune giudicando legittima la decisione presa dal sindaco a inizio estate e condannando Bruno al pagamento di 1.500 euro di spese legali per aver mosso ricorso con richiesta di sospensiva della nomina.
È una decisione netta, che Ca’ Sugana attendeva con trepidazione pur convinta di aver agito nel giusto.
La giunta stessa, dopo aver respinto la richiesta di revisione della nomina fatta dall’agente, era tornata ad analizzare tutto l’incartamento e le istanze di Bruno a inizio luglio, quando l’iter del ricorso al Tar aveva preso piede. «Nessun ripensamento, siamo convinti di aver agito nel giusto», ribadì all’epoca l’assessore alla polizia locale e vicesindaco Roberto Grigoletto, sotto la cui gestione Manfredonia era subentrato all’ex comandante Federica Franzoso, passata in forza al settore sociale, «se Bruno vuol proseguire nel ricorso, faccia». Bruno contestava l’accorpamento alla polizia locale del settore sportello unico, gestito da Manfredonia prima della nomina e a scavalco anche dopo. Per i giudici del Tar invece nessuna irregolarità.
Manfredonia quindi pare potrà restare senza timore ai piani alti della caserma di via Castello d’Amore mantenendo gli incartamenti del suo sportello unico-edilizia.
Un tandem criticato anche dal consigliere Pd Maristella Caldato, che ora dovrà decidere se continuare a contestare la scelta di Manildo oppure accettarla.
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