Nuove aggregazioni sul territorio

Medici di famiglia, accordo fra Usl e sindacati: i dottori lavoreranno in team
PASSERINI TREVISO FACCIA A FACCIA TRA A. BOLZANELLO E G. BRUNELLO IN REDAZIONE, IN FOTO GORINI BRUNELLO - FACCIA A FACCIA TRA A. BOLZANELLO E G. BRUNELLO IN REDAZIONE
PASSERINI TREVISO FACCIA A FACCIA TRA A. BOLZANELLO E G. BRUNELLO IN REDAZIONE, IN FOTO GORINI BRUNELLO - FACCIA A FACCIA TRA A. BOLZANELLO E G. BRUNELLO IN REDAZIONE

Dopo le tensioni dei mesi scorsi torna il sereno tra l'azienda sanitaria e i medici di famiglia. Diventa realtà il patto per la salute, un accordo che disegna la futura assistenza territoriale e getta le basi per la creazione delle Aft (Aggregazioni funzionali territoriali).

Nei prossimi 3 anni i condotti della provincia di Treviso si metteranno in rete per migliorare le cure primarie garantendo agli utenti orari più flessibili e una migliore presa in carico. Una ventina di camici bianchi sarà operativa in ciascuna aggregazione funzionale.

A sua volta, ogni Aft andrà a coprire un'area di circa 20 mila abitanti.

«Il medico di medicina generale non agisce più da singolo professionista, ma integrato con gli altri colleghi e con il sistema aziendale per mezzo di metodi di lavoro condivisi e innovativi» scrive il documento sottoscritto dai condotti dello Snami, mentre Smi e Fimmg non risultano ancora firmatarie, ma per quest'ultima sarebbe questione di tempo. Tra gli obiettivi del patto ci sono il controllo delle prescrizioni e il taglio delle ricette.

Balzano all'occhio le voci: razionalizzazione della spesa farmaceutica territoriale annua pro capite, il calo del 5 per cento nella presa in carico del paziente diabetico non trattato con insulina e la riduzione del 10 per cento del numero di visite di controllo prescritte nella medesima branca nell'anno precedente a quello di riferimento.

«La riduzione del numero di visite di controllo prescritte è un obiettivo condivisibile ma non è possibile coartare in maniera prefigurata, con l'inserimento di percentuali, il numero di visite che un medico ritiene necessarie per portare a compimento “secondo scienza e coscienza” l'iter diagnostico terapeutico di un paziente» evidenzia Annalisa Bettin (Cisl Medici).

La Fimmg sceglie la linea morbida. «L'azienda ha incentivato il patto con i medici e noi manterremo la libertà di prescrizione», sottolinea Brunello Gorini, «in fatto di buone pratiche sanitarie Treviso sta al resto del Veneto come il Veneto sta al resto d'Italia». «Stiamo lavorando in collaborazione con l’azienda per trovare le migliori soluzioni», aggiunge Bruno Di Daniel, segretario dello Snami.

In prospettiva verrà rafforzata la rete clinica con undici Aft di specialistica ambulatoriale per creare dei percorsi ambulatoriali per una serie di patologie (testa-collo, oculistica, allergologia, cardiologia, internistica, radiologia, prevenzione, chirurgia, ostetricia e ginecologia, distretto e miscellanea,composta da riabilitazione e psichiatria).

«La negoziazione è avvenuta nell'ottica della continuità dei rapporti con la medicina generale e della valorizzazione delle esperienze fin qui maturate dalle tre ex Usl», sottolinea il direttore generale dell'Usl 2 Francesco Benazzi. «Gli obiettivi negoziati rispondono alla logica della migliore erogazione delle prestazioni sanitarie secondo parametri di efficacia ed efficienza orientando l'organizzazione alla centralità e unicità dell'assistito».

In fase di definizione anche un progetto pilota per la guardia medica: si punta alla creazione di un collegamento informatico per poter accedere alla cartella del medico di famiglia così da avere in tempo reale tutte le informazioni sul paziente. (v.c.)

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