Nuova sala del commiato e lavori al cimitero S. Giuseppe

Partito anche il cantiere per la realizzazione dell’impianto crematorio  Project financing complessivo da 9 milioni di euro con Veritas

CONEGLIANO. La città avrà la sua prima sala del commiato, aperta a riti civili e di varie religioni, all’interno del nuovo crematorio. Da due mesi sono iniziati i lavori di costruzione del crematorio, a fianco del cimitero di San Giuseppe, previsto nel project financing siglato tra il Comune di Conegliano e Veritas. I lavori si concluderanno entro fine anno e per luglio 2020 la struttura sarà funzionante, per un ampio bacino territoriale che potrà coinvolgere anche il Pordenonese.

Ieri amministrazione e tecnici hanno effettuato un sopralluogo anche nel cantiere dei cimitero, dove sono in corso diversi interventi di ristrutturazione. L’edificio che ospiterà crematorio e sala del commiato è già stato fatto nella sua struttura portante. Sorgerà nel lato del cimitero tra via San Giuseppe e la Pontebbana. Anche i due camini alti una decina di metri saranno “mascherati” in modo da essere meno impattanti. In un’ala troverà posto la sala aperta a ogni rito e professione religiosa.

In totale l’investimento del project è di 9,1 milioni di euro, dei quali 3,3 per la costruzione del crematorio. I due forni saranno a basse emissioni e avranno un innovativo sistema di monitoraggio costante. Per rientrare nei parametri previsti dalla Provincia di Treviso e le prescrizioni date da Usl 2 e Arpav, l’azienda ha impiegato ulteriori 200 mila euro per ridurre le emissioni dell’impianto.

Veritas Conegliano, oltre che Veritas Spa, è formata dall’impresa edile Pellizzari, Callegaro Costruzioni, Ciroldi e Imm-Ser.

A Conegliano, su 410 decessi nel 2018, il 43% delle persone aveva lasciato nelle proprie volontà la cremazione. «È un segno di civiltà e l’unico crematorio che viene realizzato in Veneto in questi anni», ricorda l’assessore ai servizi cimiteriali, Floriano Zambon. Il project financing prevede la completa ristrutturazione del camposanto, con attività già eseguite e altre in corso d’opera per 6 milioni di euro.

«Tutte le opere sono finanziate dal sistema complessivo dei cimiteri, le tariffe di Conegliano sono comunque più basse di altri Comuni contermini», spiega l’assessore Zambon. «Il bilancio di Veritas Conegliano lo controlliamo, e se il piano economico-finanziario ha degli attivi, servono a coprire spese e fare opere aggiuntive».

Sono in fase di sistemazione le aree più datate e inoltre in corso di costruzione 3 mila ossari e per fasi si stanno restaurando diverse parti. In questo ambito, la giunta giovedì ha deciso di revocare la concessione di 6 tombe di famiglia risalenti al primo cimitero storico, risalente a circa 150 anni fa. Erano in grave degrado, verranno riqualificate e riassegnate.

Sarà riqualificato anche lo spazio dove riposano i non nati e i bambini. Con la comunità ebraica invece si prenderanno contatti per capire come intervenire su un piccolo giardino interno, in cui si trova il cimitero ebraico. Le ultime sepolture lì risalgono agli anni ’60 e anche quel luogo risente del peso del tempo.

Nell’ambito delle barriere architettoniche, il problema degli scalini per accedere ai loculi nelle parte superiore rimane le domeniche, perché non c’è personale in servizio che può azionare la pedana per disabili. Durante tutti gli altri giorni della settimana il camposanto è accessibile nella sua interezza. —

Diego Bortolotto

BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso