Nuova rotonda di via Spinè «Il prossimo è l’anno buono»

ODERZO
Il prossimo sarà l’anno della nuova rotonda di via Spinè. L’opera, ritenuta fondamentale per arrivare alla piena funzionalità del Put di Oderzo, è stata chiamata in causa in consiglio comunale da Alessandro Battel, capogruppo Pd. Trattando l’avanzo di bilancio 2020 e il suo impiego durante quest’anno, Battel aveva proposto di dare precedenza alla rotonda invece di concentrare risorse comunali sulle scuole medie Amalteo, giudicate troppo vecchie per procedere a una ristrutturazione e preferendo costruirne delle nuove. «La rotonda di via Spinè è importante, favorirebbe il Put e farebbe diminuire il traffico. Perché non finanziarla?», la considerazione di Battel. L’intervento di Battel non aveva convinto la maggioranza a tornare immediatamente sui suoi passi, ma le sue parole avevano trovato almeno in parte d’accordo Vincenzo Artico, vicesindaco e assessore ai lavori pubblici. «Mi fa piacere che Battel condivida quella che è una nostra proposta, un’opera che anche noi riteniamo indispensabile per il Put», dice come a voler rimarcare la paternità della Lega sulla proposta di ristrutturazione della rotonda di via Spinè. Artico assicura sul fatto che l’opera sia ancora in calendario e che verrà realizzata. «Si tratta di un’opera di medio termine, che abbiamo deciso di calendarizzare al 2022: la avvierà la prossima amministrazione», afferma.
L’opera, che dovrebbe costare al Comune fra i 300 e i 350 mila euro, prevede lo spostamento di alcuni metri dell’asse della rotonda con la creazione di una corsia di immissione in via Spinè sia verso Piavon che verso l’Ascom, oltre a un ingresso diverso per via Gorgazzo. «La nuova rotonda ridurrà le code lungo la Postumia e faciliterà l’uscita da via Gorgazzo, ora molto pericolosa: porterà molti vantaggi», le parole del vicesindaco.
La rotonda non è però l’unico intervento di medio termine previsto dal Put. Dopo i nuovi sensi unici, arrivati nel centro di Oderzo fra il febbraio e il giugno dell’anno scorso, le altre opere arriveranno tutte l’anno prossimo, ovvero dopo le elezioni di ottobre. Oltre alla rotonda, gli interventi di medio termine riguarderanno i collegamenti con le frazioni di Faè e Colfrancui. Se nel secondo caso verrà trasformata in senso unico via San Martino (la viuzza che collega viale San Pio X con via Dalmazia passando dietro la cantina), il primo intervento riguarderà l’illuminazione della pista ciclabile che va dal cimitero a San Vincenzo. L’illuminazione verrà finanziata anche tramite l’accordo pubblico-privato stipulato dalla ditta San Bortolo, impegnata nella costruzione della lottizzazione accanto a via Bosco Comun. «Un tratto è da sistemare più a fondo, perché è sostanzialmente in ghiaino. Verranno posizionati dei dissuasori per impedire il parcheggio delle auto sulla pista ciclabile», conclude Artico. —
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