Nuova piazza, Ceneda si divide Disco orario per i parcheggi

Assemblea di quartiere con residenti, commercianti e amministratori: «Lavori entro il 2018» La forma «a righéa» non piace. Botteon: «Destiniamo quei soldi alla sistemazione dell’area Meschio»
VITTORIO VENETO. No alla piazza-righea. E siccome una provocazione tira l’altra, ecco che il consigliere Adriano Botteon, reduce dal distacco con la maggioranza, propone che i 300 mila euro per la ristrutturazione di piazza Giovanni Paolo I siano dirottati su piazza Meschio, per completare la quale il Comune è a caccia di 720 mila euro, immaginando di incassarne già 500 grazie all’insediamento del discusso supermercato in area Tonon all’ingresso della città.


Le provocazioni sono scaturite l’altra sera nell’assemblea pubblica del Quartiere di Ceneda, molto partecipata e vivace. Il presidente Massimo Santonastaso ha introdotto la discussione ricordando che già il 3 maggio scorso il progetto era stato presentato a Ceneda, e che era stato globalmente apprezzato dal Consiglio di Quartiere e dal numeroso pubblico presente pure con alcune perplessità, specie per la carenza di parcheggi.


Problema, questo sollevato di nuovo l’altra sera da Enea Picco, gallerista d’arte di via Cosmo, preoccupato per la soppressione delle aree di sosta, molto utili anche agli utenti deboli, e prevede di dover chiudere la sua attività se il progetto vedrà compimento.


Ottavio Pasquotti, segretario Psi, ha chiesto all’amministrazione comunale quali sono gli interventi propedeutici alla esecuzione dei lavori, definendo prioritario il restauro della fontana e dei marciapiedi verso via Rossi,e la ricollocazione dei cannoni sotto la Loggia.


L’architetto Marini ha sostenuto, dal canto suo, che qualsiasi progetto calato su una piazza storico sia inadeguato ed ha citato come negativi i casi del foro Boario e piazza Meschio. Chiede i parcheggi in area Rossi.


Michele Toffoli ha ribadito che la piazza va lasciata libera, perchè la gente ha bisogno di parcheggiare vicino ai negozi. Marilena Perin, già presidente della Circoscrizione, ha sollecitato, prima dei lavori in piazza. che vengano creati degli stalli in via Malanotti. Per Mario Longo, fondatore di Insieme per Ceneda, dire che la piazza va bene così com’è, è un discorso monco ma il suo ridisegno – ha precisato - non deve creare problemi al numero di parcheggi ed alla realizzazione delle più svariate manifestazioni. Anche Longo ha auspicato i park in area Rossi ma ha detto di temere che fatti questi non ci siano più soldi per la piazza. Piuttosto va avviata una trattativa per poter fruire del parcheggio del Seminario.


Vera Della Libera ha chiesto come sia possibile valorizzare la piazza eliminando 50 posti macchina e facendo chiudere i negozi.


Rispondendo agli intervenuti, il vicesindaco Alessandro Turchetto ha ribadito che la ristrutturazione si farà, anche per non correre il rischio di perdere il finanziamento.


Gli scavi per la piazza non supereranno i 50 cm, ha rassicurato, non verranno piantumati alberi ma delle essenza arbustive peraltro imposte dalla Soprintendenza, una quota di parcheggi rimarrà all’interno della piazza e viene mantenuta la possibilità di farvi manifestazioni di ogni tipo, "anzi la fruibilità della piazza verrà incrementata dal suo riordino ed abbellimento". Ha precisato che il disco orario sui park interni alla piazza permetterà una turnazione e quindi coprirà ogni esigenza. Nel prosieguo del dibattito, il segretario del quartiere Michele Bastanzetti ha ricordato di esser sempre stato a favore, come auspicio di massima, della pedonalizzazione della piazza ma che questo può avvenire solo se si vanno prima a creare sufficienti parcheggi in via Malanoitti ed ha aggiunto che è un azzardo lavorare alla piazza se non si ha la certezza matematica che i lavori verranno conclusi prima del 2018, anno di grandi eventi per la nostra città.


Francesco Dal Mas


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