Nuova illuminazione delle mura è un dono, ma quanta burocrazia

CASTELFRANCO. Nuova illuminazione per la cinta muraria: nelle sere scorse ha debuttato il nuovo sistema di luci che valorizzerà anche di notte il simbolo della città. Si tratta di un dono di Linea Light, una delle aziende leader del settore dell’illuminotecnica con sedi a Resana e a Castelfranco e con uffici commerciali all’estero.
«È loro questa idea, proposta due anni fa quando è iniziata la campagna per la salvaguardia delle mura», spiega il vicesindaco Gianfranco Giovine, «doveroso un ringraziamento all’amministratore delegato Gianni Bolzan e il direttore marketing Manuel Toso, non solo per la loro disponibilità ma anche per la loro pazienza».
il dono difficile
Già, perché seppur si tratti di un regalo, la procedura da parte del Comune ha dovuto rispettare le regole della trasparenza. In buona sostanza, l’amministrazione comunale, una volta ricevuta la proposta della Linea Light, ha dovuto fare un apposito bando nell’eventualità che un altro soggetto si candidasse per la stessa cosa alle stesse condizioni: ovvero gratis. E tra carte, autorizzazioni e procedure se ne sono andati due anni.
«Abbiamo creato una sinergia tra azienda e il settore tecnico del Comune guidato dall’architetto Luca Pozzobon che ha permesso di agire celermente nelle fasi dell’installazione e anche a questi va il nostro grazie», continua Giovine, «oltre alla giunta che ha saputo capire la bontà della cosa».
Il debutto della nuova illuminazione ha riguardato la parte della torre di nord ovest: man mano che si concluderanno i restauri delle altre torri si procederà anche su queste. La prossima, a giorni, sarà quella di sud est.
la tecnologia
Molti gli aspetti innovativi: «Si tratta di fari ad altissima tecnologia», sottolinea il vicesindaco, «soprattutto per quanto riguarda il risparmio energetico: tanto per capire, l’illuminazione dell’intera cinta muraria costerà meno di quella che finora riguardava la sola porzione di nord ovest con il sistema che è stato sostituito. Ma non solo: si tratta di luci che possono variare il loro assetto dando emozionalità diverse alle mura. Potenzialmente sono 250mila le opzioni possibili».
Questo vuol dire che, al pari della Torre Eiffel o del Redentore di Rio de Janeiro, anche le mura potranno assumere aspetti diversi a seconda della ricorrenza o dell’evento che si vuole celebrare.
le mura da salvare
«Direi che Linea Light ha anche trovato un modo molto accattivante per promuovere le proprie soluzioni dando un importante valore aggiunto al simbolo per antonomasia della nostra città», conclude Giovine, «l’auspicio è che altre importanti realtà imprenditoriali del territorio colgano questa opportunità, contribuendo a salvare e a valorizzare le mura». –
Davide Nordio
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