Nubifragio a Carbonera, rimborsi beffa

Solo un decimo dei danni provocati dal maltempo dell’8 novembre scorso sarà risarcito. E la Regione non caccia un euro
Di Federico Cipolla

CARBONERA. Poco più di un decimo dei danni subiti. È quanto per il momento è stato riconosciuto ai residenti di Mignagola che lo scorso 8 novembre hanno visto le proprie abitazioni e i propri negozi flagellati dal maltempo. Le richieste di risarcimento arrivate in Comune, e spedite anche alla Regione, ammontano complessivamente a 456 mila euro; ma ai cittadini ne arriveranno solo 56 mila. E tutti, va ben specificato, provengono dalle casse del municipio. A Venezia per il momento non hanno voluto sentir parlare di stanziare del denaro per chi è stato vittima degli allagamenti dello scorso novembre. «E non sono molto fiducioso a riguardo», spiega il sindaco Fabiano Bonato, «lo stato di calamità è stato riconosciuto, ma il capitolo di spesa corrispondente è ancora in attesa di finanziamento. Per le informazioni che abbiamo ci sono molto richieste in coda prima della nostra». E lo stesso vale per Silea. Da Venezia non arriverà probabilmente nulla. Gentian Leba, il titolare della pizzeria su via Grande Di Mignagola ha subito oltre 41 mila euro di danni a causa dell’esondazione del canale che attraversa la frazione. Tutto lo scantinato del locale si allagò, alimentari e frigoriferi da buttare. Il Comune gli ha riconosciuto poco meno di 7 mila euro. «E lo devo ringraziare, perché certo questa cifra non coprirà tutti i danni, ma dalla Regione non vedremo nemmeno un euro. Almeno dal Comune qualcosa si sono impegnati a tirar fuori». Un altro gruppo di famiglie che aveva subito danni ingenti è quello che tuttora abita nei condomini Azalea/Orchidea, dietro alla pizzeria di Gentian. Solo i danni alle zone comune hanno toccato quota 100 mila, di cui 16 mila verranno risarciti dal comune. Ma poi ci sono quelli delle abitazioni private, che raggiungono quota 149.842. Le famiglie ne vedranno complessivamente 14.952. «Ci hanno lasciato le briciole» spiega Alessandro De Cleva, uno degli inquilini del condominio «ho fatto anche presente al sindaco che 2 mila euro a famiglia sono veramente pochi rispetto alle spese che dobbiamo affrontare. Ma a quanto pare non ci sono soldi. Ma qui ci sono persone che hanno dovuto trovarsi un secondo lavoro. E non sa nemmeno, se ce la farà». I cittadini hanno tempo fino al 31 dicembre per presentare le fatture dei lavori realizzati. Il Comune corrispondere il risarcimento in una settimana circa.

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso