Nozze Hera-Ascopiave «A dicembre il closing»

PIEVE DI SOLIGO. «Su Ascopiave siamo assolutamente in linea. Abbiamo fatto i primi due passi formali e l'altro é collocato a dicembre con il closing». Lo ha detto il presidente esecutivo di Hera, Tomaso Tommasi di Vignano, a margine dell’Italian Equity Week in Borsa Italiana, a Milano.

«Da qui ad allora - ha aggiunto - oltre a fare tantissimo lavoro, c'é il passaggio con l'Antitrust nei confronti del quale non abbiamo timori particolari». Il numero uno del colosso bolognese, raggiunto dai cronisti ieri a Milano, conferma tempi e modi dell’operazione che ha rivoluzionato gli assetti delle multiutilties a Nord, a Nordest e su scala nazionale.

L’accordo quadro firmato il 30 luglio scorso dopo l’approvazione dei due cda prevede l’acquisto della società di vendita di energia del gruppo pievigino per 645 milioni, l’offerta più alta ricevuta nell’ “asta ristretta” bandita da Ascopiave . In cambio la società presieduta da Nicola Cecconato investirà nella distribuzione, 171 milioni in una newco che gestirà le reti di Padova, Udine e Pordenone, diventando primo operatore nel Nord-Est con quasi 800 mila utenze gestiste e una rete di 12 mila chilometri. Di fatto, il quinto operatore nazionale.

La nuova società che nasce dalle nozze fra Bologna e Pieve di Soligo , Est Energy, avrà 1 milione di clienti, e sarà controllata da JHera con il 52%, mentre la quota del gruppo Asco avrà il restante 48%. Ancora, Ascopiave entrerà in HeraComm, con una quota di 54 milioni, restando player investitore nel ramo vendita, ma vocandosi decisamente nel ramo distribuzione, ritenuto strategico dal cda, che ha di fatto sconvolto l’ antica impostazione di attore nel retail, imperniata con Ascotrade. —

A.P.

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