«Non ho i soldi, non pago le tasse»

La denuncia del patron del Gambero d’Oro: «Ristorante e negozi in affitto non hanno saldato il conto»
Bolognini Oderzo Pizzeria gambero d'oro piazza rizzo
Bolognini Oderzo Pizzeria gambero d'oro piazza rizzo

di Rosario Padovano

ODERZO

L'inchiesta sulle attività di ristorazione e bar dell'Opitergino Mottense che stanno soffrendo la crisi economica ha destato molto scalpore tra gli stessi esercenti. Si è alzata, a tutela dei commercianti e dei ristoratori, una voce autorevole, il noto ristoratore di Oderzo, Guido Condotta, il patron del «Gambero d'Oro» di piazzale Rizzo, uno dei ristoranti di riferimento del centro storico di Oderzo. Ebbene, Guido Condotta fa una rivelazione choccante. «A novembre non ho pagato le tasse, perché ristorante e negozi che ho concesso in affitto a loro volta non mi hanno pagato. Spero che la situazione migliori in primavera. Altrimenti....». Altrimenti lo pensano molti, il centro di Oderzo chiude. Si temono catastrofiche conseguenze dopo l'introduzione dell'Imu che stringerà ancora di più la cinghia di esercenti deboli dal punto di vista economica. Ma quello di Guido Condotta è qualcosa di più di un libero sfogo. È un duro atto d'accusa nei confronti di tutte le classi dirigenti, da quelle comunali a quelle nazionali. «Sono nato a Misurata e rivendico con orgoglio le mie origini libiche. Quando Gheddafi mi cacciò dovetti rimboccarmi le maniche - ricorda Guido Condotta - adesso però non saprei come fare. Vedo il baratro».

Quello che si sta dicendo a Oderzo è vero, dunque? Davvero il Gambero d'Oro vende? «Non è proprio così - ha risposto Condotta - negli ultimi due anni ho sofferto un drammatico calo di fatturato. Io resto il titolare del ristorante, che ho concesso in affitto a un'altra persona. È inutile girare sul discorso tasse. Quanta delusione sto provando in questi giorni, per i discorsi del nostro presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Il fatto è che non puoi regalare in tasse il 70% dei tuoi guadagni. Come fa un ristoratore di 25 anni ad aprire un esercizio se deve pagare il 70% di tasse, ma scherziamo?» La crisi ha cambiato le abitudini alimentari di tutta la popolazione opitergina. «Il fatto è che io non ho registrato un calo di clienti, ma un calo di fatturato. La famiglia oggi viene nel ristorante e consuma una pizza in due, dividendola con i figli. È questo il vero dramma. È una vergogna quello che stanno facendo i nostri rappresentanti a Roma. I supermen della politica si sono mangiati l'Italia. Hanno distrutto l'Italia. Stiamo andando incontro a una disfatta. Sono 30 anni che pago le tasse, ho pagato anzi una montagna di tasse. Dove vanno a finire i miei soldi? Adesso lo voglio sapere. Io mi sono fatto un nome e un prestigio a Oderzo. Non so se basterà». Come Guido Condotta chissà quanti sono i proprietari della provincia di Treviso che recriminano contro uno stato che spesso decide senza ascoltare.

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