Noleggio a sbafo, operaio nei guai

In casa aveva un macchinario sparito dalla ditta di Fontanafredda

VITTORIO VENETO. Rinvenuti altri arnesi tra quelli noleggiati all’azienda Tecnomac di Fontafredda (Pn) e mai più restituiti. È accaduto a Vittorio Veneto, dove i carabinieri della compagnia di Sacile hanno bussato alla porta di un operaio nella cui abitazione era custodito il materiale. La sua posizione è al vaglio dell’autorità giudiziaria: rischia una denuncia per ricettazione. È dell’altro giorno la notizia della denuncia di tre trevigiani accusati di appropriazione indebita. Si tratta di B.R. 44enne di Zenson di Piave, carrozziere; H.A. 42enne di Maserada sul Piave, commerciante; e M.G. 52enne nullafacente e senza fissa dimora. Questo il fatto nuovo: ieri a Vittorio Veneto i carabinieri hanno recuperato un gruppo elettrogeno del valore di 6.000 euro. L’ingombrante apparecchiatura si trovava nel retro dell’abitazione di un 57enne operaio che ha raccontato ai militari di averlo acquistato per soli 465 euro con regolare fattura proprio da uno degli indagati. Il generatore è stato sequestrato ed affidato in custodia alla Tecnomac di Fontanafredda per la successiva formale restituzione. Non è stato quindi trattenuto sotto sequestro.

In seguito alle indagini dell’Arma della compagnia sacilese la quasi totalità dei beni (generatori di corrente, gruppi elettrogeni, martelli demolitori, carotatrici, motocarriole per un valore complessivo di oltre 20.000 euro) sono stati pertanto recuperati e verranno restituiti alla ditta fontanafreddese. Sembra, dunque, che tutti gli attrezzi noleggiati a sbafo siano stati recuperati. Rosario Padovano

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