No pure ai condizionatori 440 operai in sciopero

BORSO. Nessun accordo sul rinnovo contrattuale, operai in sciopero all’ex Elba. I lavoratori dello stabilimento produttivo della Fisher & Paykel Appliances Italy spa (ex Elba) in via Fabbian hanno dichiarato lo stato di agitazione e da martedì incroceranno le braccia. Un’ora di sciopero giornaliera (mezz’ora al mattino e l’altraal pomeriggio) tutti i giorni a oltranza, oltre a blocco degli straordinari e a un’eventuale giornata intera di sciopero a fine mese. La mobilitazione coinvolte tutti i 444 lavoratori (di cui 38 a tempo determinato, 60 somministrati, il resto a tempo indeterminato) e nasce in conseguenza al mancato accordo per il rinnovo del contratto, scaduto ormai da 4 anni. Le sigle sindacali unitamente, Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil, hanno proposto una piattaforma di rinnovo con determinate richieste all’azienda. Cogestione dei processi produttivi, una politica condivisa di inquadramento dei lavoratori, permessi per visite mediche, assunzioni a tempo indeterminato di alcuni lavoratori con contratto atipico, investimenti per garantire microclima adeguato. I sindacati hanno chiesto anche l’allungamento della pausa da 7 a 12 minuti e un incremento di stipendio di 600 euro in 3 anni, visto che ora la retribuzione è di 1.090 euro lordi, peraltro quasi mai raggiunti. «Si tratta di un’azienda sana dal punto di vista del bilancio, che non ha mai fatto cassa integrazione da quando è iniziata la crisi», spiega Stefano Bragagnolo, della Uilm-Uil, «e con un bilancio in segno positivo». Nel 2014 gli utili netti sono stati di 4 milioni e mezzo di euro. «Tuttavia l’azienda ha detto di no su tutto», riferisce Bragagnolo, «offendendo anche i lavoratori, accusandoli di assenteismo, che invece è a un livello basso, e proponendo un premio di 34 euro netti l’anno, pari a 2,8 euro la mese. Una presa in giro». No anche sui condizionatori, necessari a garantire temeperature adeguate a un’ambiente di lavoro. I sindacati hanno deciso unitamente di abbandonare la trattativa e di andare in assemblea. Martedì scorso la riunione con i lavoratori in cui si è deciso di dichiarare lo stato di agitazione a oltranza, fino a quando l’azienda non aprirà al confronto. La mobilitazione prenderà il via martedì e proseguirà ininterrottamente per le prossime settimane. L’ex Elba è una storica azienda produttrice di forni da incasso, cucine e piani cottura fondata negli anni 50 da Elio Baggio a Marostica, in provincia di Vicenza. Negli anni 90 lo spostamento a Borso. Qualche anno fa l’acquisizione da parte della multinazionale Fisher & Paykel, a sua volta poi passata nelle mani del gruppo Haier (cinese).
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