Nizzetto al festival folkloristico con la fascia della Serenissima

Insorgono le minoranze che con una nota congiunta ne chiedono le dimissioni Ma lei si difende: «Quella con le insegne di San Marco era una foto privata» 

La vena indipendentista fa inciampare ancora una volta l’assessore Silvia Nizzetto, già in passato in odore di rimpasto.

Ieri alla Loggia dei Cavalieri, per il primo appuntamento con il festival dei gruppi folkloristici, l’assessore ha deciso di posare per le foto con la fascia della Serenissima invece di utilizzare quella tricolore. Le opposizioni tornano a chiederne le dimissioni. «Cosa dice il sindaco Mario Conte? Anche questa volta tutto va bene? Questo ennesimo episodio rende una volta di più palese la completa inadeguatezza dell’assessore al ruolo che le è stato assegnato, torniamo a chiedere l’immediata revoca delle deleghe a Silvia Nizzetto da parte del sindaco», recita la nota congiunta dei consiglieri di minoranza. L’assessore ieri si è presentata alla manifestazione folkloristica in rappresentanza del Comune e inizialmente sul palco ha indossato la fascia tricolore, comunque affiancata dalla bandiera del Veneto appesa alla borsetta. Al termine della cerimonia però si è spogliata del tricolore, per indossare la fascia della Serenissima, e scattare una foto con i rappresentati del gruppo folkloristico della Colombia. È nuovo caso che coinvolge l’assessore allo Sport, dopo lo scandalo dei corsi di lingua veneta finanziati dal Comune e affidati a indipendentisti. Il giuramento fatto sulla Costituzione? «È evidente che l’assessore Nizzetto non ha capito che ricopre un ruolo istituzionale che richiede serietà e rispetto delle istituzioni e dei cittadini. Non si è nemmeno accorta», sostengono le opposizioni, «che il lauto stipendio che percepisce mensilmente viene erogato da un Comune dello Stato italiano. Rappresentandolo nelle occasioni ufficiali, deve indossare esclusivamente la fascia tricolore. È evidente che l’assessore Nizzetto non si accorge che con queste sue ripetute uscite “macchiettistiche” non solo non rispetta le istituzioni che rappresenta, ma svilisce la stessa gloriosa storia della Serenissima Repubblica di Venezia. La bandiera di San Marco non si indossa con la stessa leggerezza con cui si indossa un asciugamano per cambiarsi il costume in spiaggia». Ma per l’assessore non c’è nessuno scandalo, o violazione del protocollo. «Ho fatto tutta la cerimonia con la fascia tricolore. Avevo con me la bandiera di San Marco, attaccata alla borsa, ma spero che questo non sia un problema per i consiglieri di opposizione», spiega Nizzetto. «Quando la cerimonia era finita, ho chiesto a livello personale di poter fare una foto con il gruppo folkloristico e ho indossato la fascia della Serenissima. Ma lo ribadisco: è stata una cosa personale, non ho nemmeno postato la foto. La cerimonia ufficiale era conclusa. Non ci vedo alcun caso». Non è a prima volta che Nizzetto indossa quella fascia al posto del tricolore. È successo anche durante il cammino “Da San Marco a San Marco”, la manifestazione di marzo a cui avevano partecipato 40 comuni del Veneto. Ma in quel caso il marchio sulla manifestazione era già chiaro. Il nuovo caso Nizzetto però rischia di far storcere il naso anche a qualche componente della maggioranza, che ha già dovuto mandare giù il rospo dei corsi agli indipendentisti.

FedericoCipolla

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