Niente soldi all'imprenditore: troppo giovane

Morandin ha 26 anni e un'azienda che cresce e assume, ma le banche non danno denaro
Vittorio Morandin e la sua azienda con sede a Santa Lucia
Vittorio Morandin e la sua azienda con sede a Santa Lucia
 
«Sei troppo giovane e la tua azienda cresce troppo in fretta». Questo, in sintesi, il verdetto delle banche quando Vittorio Morandin, 26 anni fondatore e titolare della Morandin Contenitori Industriali di Santa Lucia di Piave, si presenta per finanziare la sua fabbrica. «Non ho insoluti né ritardi, abbiamo lavoro per due anni».
 «Mi sbattono la porta in faccia solo perché non ho i capelli bianchi». La sua azienda Morandin l'ha creata nel 2007, appena ventiduenne, trasformando un'attività commerciale in una ditta che produce piattaforme per contenere liquidi, a pochi metri dalla Electrolux di Susegana. Una mosca bianca che punta raddoppiare fatturato e dipendenti. La Morandin non è infatti una partita Iva impegnata nei servizi ma è una vera e propria fabbrica che progetta, piega acciaio, salda contenitori di ogni forma e grandezza, vernicia e distribuisce in Italia e all'estero. Tutto su iniziativa di un giovane, categoria oggetto dell'attenzione nei giorni scorsi da parte del governatore della Banca d'Italia Mario Draghi che ha parlato dei ragazzi come «i più colpiti dalla crisi. Hanno prospettive molto incerte. Servono riforme strutturali per loro». La strozzatura per Morandin si trova un po' più avanti, quando si tratta di banche, visto che a lui non fa difetto il lavoro bensì l'età anagrafica. Guardando gli affari la ditta avanza con profitto, +50% nell'ultimo anno superando ampiamente il milione di euro, grazie al quale mantiene in attività venti dipendenti, costretti anche sabato scorso agli straordinari. «Le commesse non ci mancano. Casomai il tempo, nuove macchine e altra manodopera», racconta Morandin.  Oltre alla costruzioni di nuovi prodotti, circa 3 mila quelli sviluppati e messi in catalogo, la Morandin si occupa della rigenerazione di quelli vecchi, con ordini provenienti dalle maggiori fabbriche trevigiane a quelle estere. «Un giovane imprenditore, anche se con tutte le carte in regola, è trattato come un criminale - afferma Morandin - Il mio unico handicap è infatti l'età, almeno così dicono. Non ho infatti conti in sospeso, utilizziamo solo i normali castelletti. Ho bisogno di far crescere per gradi la mia azienda ma d'un tratto sto trovando tutte le porte chiuse. Ci servivano 40 mila euro per un nuovo macchinario e ce l'hanno negato, dicendo di rivolgerci alle finanziarie. Dopo mesi di lotta viene solo voglia di dire basta e chiudere tutto. Le prospettive sono a zero. Abbiamo chiesto un intervento a Veneto Sviluppo ma ci hanno detto che in pratica i soldi sono finiti. Stiamo progettando l'apertura di una fabbrica in Germania, vicino a Berlino, dove sarò la prossima settimana, lì si che puntano su crescita e giovani. Mi è stato offerto un contributo del 35% sui costi relativi al progetto e un 20% di benefici sugli oneri bancari. Possiamo arrivare a 50 dipendenti a Santa Lucia nel giro di pochi anni ma ormai sono a un bivio: o liquido tutto a Treviso o scappo all'estero».

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