Niente giostre per la Pasqua: stop al luna park sulle Mura di Treviso

TREVISO. Durante le feste “comandate” bene i pattini in piazza Borsa e la giostra coi cavalli, ma non le attrazioni sulle Mura. La giunta ha ribadito il suo indirizzo – criticato da parecchie famiglie – anche per la Pasqua rigettando la richiesta di quattro attrazionisti che avevano domandato la concessione del Bastione San Marco così come avvenuto in passato per allestire il luna park di Pasqua. Sette le attrazioni previste dal piano: ruota panoramica, tappeti elastici, scivolo gonfiabile, rotonda e altre minori. I
titolari tra gennaio e marzo avevano chiesto l’autorizzazione ma la giunta, una settimana fa, ha deciso di rigettarle tutte. La ragione? Non è spiegata, ma per capire il motivo basta scorrere a ritroso il calendario e andare al Carnevale 2019, quando la stessa amministrazione autorizzò le domande dei giostrai (alcuni sono gli stessi bocciati oggi) allestendo il villaggio di Carnevale.
E andando ancor più a ritroso si arriva alle feste di Natale e a Capodanno, quando il Comune diede “parere contrario sia concessione suolo pubblico sia patrocinio” alle nove domande dei giostrai (tra cui sempre gli stessi nomi) che volevano fare il “Villaggio di Natale”.
Spiegazioni? Anche qui, nell’atto, nessuna. Ma in passato il Comune aveva fatto capire di voler rivedere i vari luna park approvati dalla passata amministrazione. La svolta, e la selezione degli eventi, pare sia stata guidata dalla concomitanza con le feste religiose.
Il tutto per buona pace delle tante famiglie che avevano trovato nel piccolo luna park sulle Mura un’occasione di svago all’aperto con i loro bambini ed avevano accolto mugugnando anche la decisione di trasferire in piazza Borsa la pista di pattinaggio sul ghiaccio fino all’anno scorso allestito a Bastione San Marco.
«Non c’era nulla di male nel luna park, non dava fastidio né creava problemi, anzi. Era un bel punto di ritrovo». Tant’è che per Carnevale...
A far pensare a un potenziale carattere religioso della decisione dell’amministrazione cittadina – oltre all’alternanza tra sì e no – anche il fatto che l’amministrazione non abbia cancellato di fatto la possibilità dell’«installazione dei circhi e delle attività di spettacolo viaggiante» sul Bastione.
Il provvedimento che individuava le varie aree cittadine papabili per simili eventi (evidenziando il Bastione) è del 2010, amministrazione Gobbo-Gentilini, e non è stato cambiato dall’attuale giunta, che si è riservata la possibilità di concedere o negare alla necessità.
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