Niente bus per le scuole e caos traffico

CASTELFRANCO. Una frazione compressa dal traffico e dal cemento: la circovallazione a nord, la zona commerciale Gst ad ovest, la zona industriale-produttiva di via del Commercio e via della Cooperazione ad est. La frazione di Salvarosa, 6 mila abitanti con 2 mila famiglie, è compressa all’interno di questo spazio. In frazione i servizi ci sono. Ci sono l’asilo parrocchiale con nido integrato (200 bambini) e le elementari (altri 200 bambini). Per le scuole medie ci si deve spostare a San Floriano o in centro città, alle medie Sarto o Giorgione. Ma i collegamenti con queste scuole sono carenti. «Per le medie di San Floriano c’è un pulmino comunale, ma è insufficiente, non c’è posto per tutti – spiega Federica Basso, residente e mamma – per cui si deve usufruire del bus di linea, che costa molto di più. Avendo 4 figli, tra l’altro, potrei chiedere al Comune un contributo per le spese per il trasporto scolastico con il bando per famiglie numerose. Ma il contributo viene dato solo per le spese per il bus comunale e non per quello di linea. Per cui si perde anche questa opportunità». Per raggiungere le medie Giorgione non c’è nessun bus. Per le medie Sarto c’è il pulmino comunale, anche questo insufficiente rispetto alle richieste. Sul fronte della viabilità i punti critici sono ben noti da anni. Il primo è l’incrocio in circonvallazione all’altezza della Cadoro. «Da decenni si parla della rotonda, ma non è mai stata fatta – spiega Luigi Brunato, residente in via Staizza - tra l’altro i semafori a questo incrocio non sono ben segnalati. C’è solamente il semaforo basso, non c’è quello in alto. Non si vede chiaramente. Di incidenti ce ne sono stati tanti. Nelle ore di punta la colonna arriva fino al sottopasso ferroviario in via del Commercio. È un problema di viabilità, ma anche di inquinamento. La rotatoria è necessaria». Altra opera promessa e mai realizzata è la pista ciclabile in via Montebelluna, verso San Floriano. Per i residenti e soprattutto per i ragazzi diretti alle medie di San Floriano, che potrebbero utilizzarla. Altro punto critico il passaggio a livello in via Sile. «La mancanza di un sottopasso e le lunghe attese a passaggio a livello chiuso creano problemi anche a Salvarosa - spiega Lucio Salvalaggio, residente – nelle ore di punta e in genere quando le sbarre sono abbassate, gli automobilisti per evitare di aspettare, passano per il centro di Salvarosa. E questo porta ulteriore traffico nella frazione». Per evitare di aspettare alle sbarre le auto tagliano per via del Commercio, per girare lungo via Staizza, passare per il centro della frazione e arrivare poi in borgo Treviso, e viceversa. Anche nel centro frazionale ci sono delle criticità. «Il marciapiede lungo la via centrale scende fino alla piazza davanti alla chiesa, ma poi non c’è collegamento diretto con la pista ciclabile di via dei Carpani – spiega Francesco Sottana, residente – pedoni e ciclisti per raggiungere il cimitero in via dei Carpani o il centro commerciale devono attraversare la strada in prossimità della rotondina davanti la chiesa, immettersi in carreggiata per un certo tratto. E’ un punto pericoloso». Rimane infine ancora aperta la questione del parcheggio nel centro della frazione. La giunta ha approvato da poco il progetto preliminare (costo stimato oltre 500 mila euro). Ma i soldi per realizzare i lavori per ora non ci sono e non si sa dunque quando verrà fatto. «Si dovevano destinare a quest’opera - aggiunge Luigi Brunato – i 600 mila euro che si erano stanziati alcuni anni fa per fare le nuove scuole elementari in zona C6 e che poi non son state fatte».
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