Nicola "imusonà" e i suoi video ora spopolano

FARRA DI SOLIGO. Forse è stato un colpo di calore a scatenare la ridda di video con cui Nicola Canal sta facendo impazzire la rete e i profili WhatsApp. Tutto infatti è partito da un giorno di metà luglio, sotto il caldo torrido, quando ha postato il suo primo video: ora mezzo Veneto sta rilanciando la sua produzione, da quel “no se un bel caldo seco”, alla lezione di dialetto su “catar, che no se un paese ma l’è un verb”; dall’incontro tra Baby e Ken tra i pesticidi del prosecco (sul filo della bestemmia), dalla spiegazione del verbo “ciapar” fino agli ultimi video, quelli che, diciamo così, lo hanno reso famoso tanto da fargli pubblicare in rete un esilarante ringraziamento a quanti lo avevano letteralmente inondato di richieste di amicizia dopo il suo ironico video sull’Expo, in cui si lamentava con la segreteria della manifestazione del fatto che il Veneto non avesse un capanon tutto suo.
Insomma, il Nicola imusonà (arrabbiato, scornato) ora è diventato il tormentone di fine estate.
Ma chi è? Nato a Farra di Soligo, 29 anni fa, liceo a Pieve di Soligo, accademia di arte drammatica a Udine, poi il lancio - per ora solo tentato - nel mondo dello spettacolo: Torino, Roma ed ora Milano, dove attualmente sta lavorando per una catena alimentare internazionale.
Qualche breve apparizione alla «Melevisione» e qualche sketch non gli hanno valso la notorietà che sta riscuotendo con i suoi piccoli video - registrati con un vecchio «Iphone4» - nelle ultime settimane. «Per ora - spiega alla tribuna Nicola Canal – è solo un gioco, un passatempo divertente: non ho ambizioni nel mondo dello spettacolo, anche se...»
Insomma, Nicola tiene i piedi per terra. E il piglio dell’uomo di strada infatti c’è tutto, in questa sua esilarante produzione su facebook che forse è un semplice passatempo, forse una geniale intuizione. Esilarante anche la telefonata a un’emittente dopo Miss Italia: «A mi me par che ghe manca un bojo». Come dargli torto?
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