Nice, fatturato oltre i 368 milioni: l’export è in crescita, ma soffre il mercato interno

ODERZO. Nice Spa, azienda di Oderzo specializzata nei sistemi di automazione per la casa, ha chiuso il 2018 con ricavi pari a 368,2 milioni di euro, in aumento del 13,3 per cento (a cambi correnti) rispetto all’anno precedente. È il risultato del bilancio preliminare al 31 dicembre 2018, dove tutte le voci relative alle vendite mostrano il segno positivo a parte quelle in Italia.
In particolare le vendite registrate in Francia, primo Paese per export con una quota di fatturato del 13,2 per cento, hanno registrato un aumento del 13 per cento rispetto al 2017, attestandosi su quota 48,7 milioni di euro. Il giro d’affari cresce anche in Europa e nel resto del mondo, dove vale 119,2 milioni di euro e segna un incremento del 14,3 per cento. Le uniche note negative arrivano dall’Italia, dove i ricavi sono risultati pari a 31,7 milioni di euro (la quota vendite nazionali corrisponde all’8,6 per cento di tutti i ricavi), in diminuzione dell’1,5 per cento rispetto all’anno precedente.
Nice sta vivendo un periodo di svolta nella sua storia recente, con la decisione di uscire da Borsa Italiana (è quotata sul segmento Star). Il presidente, Lauro Buoro, commentando l’uscita dal mercato dei capitali aveva fatto riferimento al rischio Paese dovuto alle continue incertezze politiche e alle mosse del governo (soprattutto Decreto dignità e quota 100), contestata dalla maggior parte degli imprenditori. Contestualmente, l’azienda opitergina ha deciso di riportare in Italia alcune lavorazioni portate all’estero negli anni scorsi.
In particolare, torneranno sul suolo nazionale (non è ancora deciso se a Oderzo o nello stabilimento Nice di Torino) alcuni processi per la costruzione di motori per cancelli che al momento vengono prodotti in Cina. All’interno dello stabilimento di Oderzo, inoltre, l’obiettivo è di incrementare l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per gestire i processi di produzione.
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