Nessuno esercita la prelazione Villa Emo è davvero francese

Vedelago. Nessuno degli enti pubblici con diritto di prelazione ha esercitato l’opzione di acquisto di villa Emo nei termini previsti. Così ora villa Emo è ufficialmente di proprietà dei coniugi francesi Vincent e Florence Gombault, mecenati che anni fa avevano già acquistato il gotico Palazzo Garzoni sul Canal Grande a Venezia.
Come previsto, né il Ministero, né la Regione, la Provincia e il Comune hanno potuto sborsare i 15 milioni di euro che gli acquirenti francesi avevano offerto al Credito Trevigiano. E adesso che la cessione del compendio palladiano è anche formalmente realtà, gli architetti dei nuovi proprietari sono al lavoro per i progetti di restauro. Già in un incontro con l’amministrazione vedelaghese i Gombault avevano annunciato di essere pronti a investire oltre dieci milioni di euro per avviare lavori di restauro finalizzati a riportare la villa, l’antico borgo e il parco al massimo splendore. «I nuovi proprietari prenderanno possesso della villa dal 1 gennaio 2020», spiegano dal Credito Trevigiano, «Nel frattempo, fino a dicembre di quest’anno, proseguiranno tutte le attività programmate nella villa gestita dalla cooperativa Delfino». Saranno poi i coniugi Gombault a decidere se prorogare il contratto con la cooperativa o individuare un nuovo soggetto a cui affidare la gestione degli eventi che si alternano in villa.
Vincent e Florence Gombault hanno scelto di investire 25 milioni di euro per l’acquisto e i lavori senza alcun fine speculativo, ma in quanto innamorati entrambi dell’arte palladiana. Un investimento così ingente è del resto difficile da rendere redditizio, se non nel lunghissimo periodo. Ma oltre a rassicurare sulla volontà di mantenere il compendio come museo aperto alla comunità, senza volerlo trasformare in un albergo o centro benessere per pochi privilegiati, i Gombault hanno in mente di rilanciare ulteriormente il sito artistico. L’obiettivo è di quintuplicare gli accessi, attirando 100 mila visitatori all’anno (ora sono circa 20 mila), garantendo la gratuità dell’ingresso ai residenti di Vedelago. —
M.C.P.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso