«Nessuna discriminazione, aiutiamo i richiedenti asilo»

TREVISO. «Abbiamo aiutato richiedenti asilo e siamo rispettosi di tutti i lavoratori. Non ci stiamo a passare per sfruttatori». Stefano Zouin, socio del Wishing Wells, risponde così a Adl, che venerdì sera ha portato alcuni lavoratori, che non hanno ancora ricevuto tutto lo stipendio, a protestare davanti al pub di Treviso. «Ci sono stati dei ritardi nelle paghe dovuti al fatto che l’apertura di Quinto è andata male (il Wishing Wells ha altre due sedi, a Treviso e Spresiano). Abbiamo dovuto chiudere, e la crisi di liquidità ha comportato dei ritardi. Ma l’accordo con alcuni lavoratori era che avremmo pagato settimanalmente il loro stipendio fino a liquidarli completamente e così sta avvenendo. I lavoratori di Quinto tra l’altro sono solo 5, ce ne sono altri 30 negli altri due locali, che sono soddisfatti», spiega Zouin. Ma il titolare vuole soprattutto rispondere alle accuse di sfruttamento e di discriminazione. «Io sono di origini marrocchine, che stanno dicendo? Ho assunto richiedenti asilo, e ho consentito loro di ottenere il permesso di soggiorno, e di portare in Italia i familiari. Proprio non mi va giù, per questo lunedì querelerò Adl». (f.c.)
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