Nes vende un pezzo: ceduta Sfs

Venduta Sfs srl, “Servizi Fiduciari sicurezza”, società legata al mondo dei vigilantes e partecipata al 95% dalla Nes. Ad acquistarla Vision Security, azienda di Piacenza, leader nel settore della vigilanza. L’operazione, che verrà siglata martedì di fronte al notaio, consentirà di salvare una cinquantina lavoratori tra Treviso e Venezia.
Sfs era stata ammessa al concordato preventivo con continuità aziendale lo scorso gennaio. Il motivo, scritto nero su bianco, «la crisi di liquidità in cui versa la società connessa al dissesto finanziario della controllante effettiva Nes Spa, già ammessa alla procedura di amministrazione straordinaria». Ora per i dipendenti di questa società si apre più che uno spiraglio: le trattative sarebbero oramai in fase di conclusione e Vision Security dovrebbe firmare il trasferimento definitivo di Sfs martedì prossimo. Per il mantenimento del livello salariale dei dipendenti e di tutti i benefit previsti dal vecchio contratto i sindacati hanno chiesto un incontro ufficiale proprio con i vertici di Sfs e Vision Security lunedì. «Questo scenario ci conforta perchè qualcosa finalmente si sta muovendo», dice Massimo Marchetti, Uiltucs Treviso, «lunedì abbiamo chiesto un incontro per cercare di omogeneizzare i trattamenti salariali tra la situazione che c'era prima dello scandalo Nes e quella invece che si profilerà a partire da martedì».
Ieri in aula sono sfilati gli ultimi (almeno per ora) 450 creditori Nes per l'insinuazione nel passivo. Il conto salatissimo è di 108 milioni di euro (contro 119 milioni iniziali). «Ci sono alcune posizioni ancora da chiarire, soprattutto quelle delle banche che hanno presentato opposizione perchè rivendicano le somme depositate che evidentemente o nei caveau non ci sono più o si sono mischiate con altre posizioni», spiega il commissario straordinario Sante Casonato, «Nei prossimi mesi lo stato passivo potrà implementarsi con nuove insinuazioni, a quel punto verrà cristallizzato».
Intanto è partito in questi giorni al Ministero l'iter per l'approvazione del programma relativo a Nes, elaborato da Casonato. «Solo con la sua approvazione si potrà lavorare sulla possibile acquisizione da parte di terzi. Gli interessi sono manifesti ma il sì è necessario per poter procedere con le gare competitive».
Serena Gasparoni
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