Nell'incidente è morto Andrea, 23 anni: la lancetta del tachimetro ferma a 110 km/h

QUINTO DI TREVISO. Continuano le indagini sull’incidente di lunedì notte a Quinto di Treviso in cui ha perso la vita Andrea Vanin, 23 anni. I segni sull’asfalto avevano evidenziato come la macchina avesse sbandato due volte prima di scontrarsi contro un albero a lato strada e precipitare nel fosso adiacente la carreggiata. Ma oggi emerge un altro dettaglio: la velocità.
La carcassa delle Peugeot 106 da cui è stato sbalzato prima che l’auto si infossasse nel fango ha lasciato praticamente intatto l’abitacolo di guida e con esso il cruscotto con il contachilometri. Lì la lancetta è rimasta bloccata dopo lo schianto sulla velocità di 110 chilometri orari. Quella a cui procedeva al momento dell’impatto? È una ipotesi che dovrà essere chiarita dagli esami della Polstrada.
Difficilmente però Andrea viaggiava ai 50 chilometri all’ora imposti su via Tognana dal cartello che avrebbe incrociato di lì a qualche decina di metri e che introduceva all’area delle scuole. Altrimenti difficilmente sarebbe stato sbalzato (era senza cinture) dall’altro lato della carreggiata dopo l’impatto con l’albero e il fossato e dove i sanitari hanno cercato invano di rianimarlo.
«Quanto successo ad Andrea non è avvenuto per caso, è un fatto che ci deve far pensare» ribadivano anche ieri molti amici del ragazzo ben consci che la tragedia che li ha sconvolti e distrutto una famiglia si potesse evitare.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso