Natale al risparmio, sette trevigiani su 10 spendono meno

Report di Format Research per Confcommercio: quest’anno regali meno costosi del 2024. Gastronomia prima scelta, poi libri e giochi. Il 79% per gli acquisti preferisce i centri commerciali. Budget medio di 209 euro a testa

Pietro Nalesso
Shopping natalizio in centro storico a Treviso
Shopping natalizio in centro storico a Treviso

Otto trevigiani su 10 faranno regali di Natale, ma il 71% si disimpegna con costi più contenuti rispetto al 2024. La media di spesa per consumatore si aggira attorno ai 209 euro, ma per il 47% i doni sotto l’albero sono un obbligo meno gradito di cui prendersi carico, se non un pensiero inutile da fare comunque.

E non gioiranno i piccoli negozi: il 79% di chi farà shopping natalizio in un negozio fisico lo farà in un centro commerciale.

Vince l’enogastronomia

Luci e ombre dal report di Format Research con il sostegno di Banca Prealpi SanBiagio per l’Unione provinciale Confcommercio di Treviso nell’indagine “A Natale conta il pensiero ma anche la qualità”. La propensione all’acquisto resta elevata, sempre sull’onda della sobrietà, cavalcando l’idea dei pensieri tradizionali, utili alla vita quotidiana e all’insegna del territorio.

Ed è per questo che quasi l’87% dei 500 maggiorenni intervistati sceglie i prodotti enogastronomici da regalare ai propri cari: «Natale resta il momento clou per l’acquisto dei nostri prodotti – conferma Riccardo Zanchetta, presidente Federazione italiana dettaglianti dell’alimentazione Confcommercio – ci si continua a trovare in famiglia con cibi buoni, sani e di qualità. Le persone cercano le botteghe per portare in tavola prodotti pregiati, che costano, ma che restano apprezzati per la loro certificazione di qualità».

Libri, giochi, moda

Libri, giocattoli e abbigliamento sono le categorie che dominano i regali sotto l’albero, ma i prodotti per l’animale (34%) superano gioielli, smartphone, calzature, prodotti per lo sport e abbonamenti streaming.

Sobrietà, appunto: «Ma il Natale regge la narrazione come momento ineguagliabile per fare regali comprando prodotti del nostro settore – puntualizza Maria Beatrice Paludetti, presidente Federmoda Confcommercio – la moda resta nei desideri dei trevigiani, i negozi fisici ritrovano la loro centralità. La clientela è informata, consapevole, evoluta».

Meglio i centri commerciali

Il 68% dei cittadini si affida alla multicanalità. Tra chi va a fare shopping fuori casa, il 79% ha come prima scelta i centri commerciali come riferimento per gli acquisti, ma il 40,1% (risposta multipla possibile) si affida anche al commercio del vicinato, che regge il confronto con le grandi catene. Il 45% preferisce “togliersi il pensiero” un mese prima del 25 dicembre, anche sfruttando sconti e occasioni.

Ed ecco che il Black Friday dello scorso 28 novembre per il 70% ha rappresentato una chance di acquisto di regali natalizi. «La multicanalità è un fattore determinante per chi spende – sottolinea Pierluigi Ascani di Format Research – ma l’online non esclude il fisico, anzi. I più bravi venditori uniscono il proprio e-commerce all’attività in negozio». 

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