Nasce un altro iper a Sant’Antonino di Treviso

Aperto il cantiere dell’Eurospin. Rimpallo tra giunta e Lega sulla concessione edilizia
ll cantiere dell'Eurospin a Sant'Antonino nella zona accanto all'ex caserma dei vigili del fuoco
ll cantiere dell'Eurospin a Sant'Antonino nella zona accanto all'ex caserma dei vigili del fuoco

TREVISO. Un nuovo supermercato nel quartiere di Sant’Antonino, circa mille metri quadrati di superficie, al posto di un ex floro-vivaista, a fianco della ex caserma dei vigili del fuoco. Un nuovo punto commerciale in una zona già satura. Ma è frutto della liberalizzazione delle licenze medio-piccole. E subito si innesca la polemica tra maggioranza e Lega oggi all’opposizione. L’inizio dei lavori è confermato da un cartello appeso a fine giugno, committente la Eurospin.

Sarà un nuovo punto commerciale in una zona che già vede un punto vendita Despar prima del sottopasso, verso la rotonda di Casier un supermercato Alì e, a Casale, un Aliper, oltre a un piccolo negozio di alimentari che si trova proprio di fronte al futuro Eurospin. E poi ci sono anche la Coop di via Zermanese e il Billa della rotonda sul Terraglio.

Insomma, una vera e propria concentrazione.

E la Lega con il capogruppo Sandro Zampese subito rilancia: «Ci sono stati già dei problemi di allagamenti in via Gelsomini, a Sant’Antonino, dopo l’ampliamento della fabbrica Sanagens, a seguito delle forti piogge dello scorso anno: faremo in modo che i lavori che stanno per partire per costruire l’Eurospin prevedano una adeguata impermeabilizzazione delle fondamenta, altrimenti sarà il disastro».

Ma intanto è rimpallo di responsabilità in merito alla nuova concessione edilizia nel quartiere. Sempre Zampese, che tra l’altro vive a Sant’Antonino, sottolinea: «Queste aperture di medie dimensioni rientrano nella deregulation dei punti vendita adottata dalla giunta del sindaco Giovanni Manildo lo scorso anno. E questi sono i primi risultati, ma è solo l’inizio».

Secca la replica dell’ex assessore all’Urbanistica Paolo Camolei, membro della giunta di centrosinistra del sindaco Giovanni Manildo: «Non è affatto vero quello che dice Sandro Zampese: abbiamo ereditato questa nuova apertura a Sant’Antonino dalla precedente giunta leghista di Treviso, guidata dal sindaco Gian Paolo Gobbo. Non è quindi farina del nostro sacco. Si tratta comunque di un piccolo supermercato di quartiere, non di un gigante del commercio».

Di chi sia la responsabilità, in ogni caso si tratta di altro cemento che cala su Sant’Antonino, dopo più di un anno di voci che si rincorrevano appunto sulla, allora, presunta apertura del nuovo supermercato.

E qualcuno, sempre nella Lega, ricorda comunque che lo scorso anno proprio Paolo Camolei, tutt’ora assessore alle Attività produttive del capoluogo, diceva che la città per rilanciarsi avesse bisogno di «qualche megastore in grado di attirare clientela anche da fuori Treviso». Come a dire: a Camolei, certe operazioni immobiliari comunque non dispiacciono. Di certo però non dispiacevano nemmeno alla Lega, risponde prontamente il centrosinistra: Luigi Calesso di Impegno civile, negli anni, ha infatti documentato capillarmente l’avanzata del cemento ad opera delle giunte leghiste di Gentilini e Gobbo. Tanto che il Pat, che prenderà il posto del vecchio Prg, crisi edilizia a parte, ha bloccato molto altro cemento ereditato.(a.z.)

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