Nasce il Pastificio Veneto a km 0

MONTEBELLUNA. Inaugurato ieri il Pastificio Veneto, società cooperativistica nata dalla N.O.I. e che produrrà tortellini, ravioli, bigoli, tagliatelle con prodotti a km 0, nonché dop e biologici e che avranno distribuzione, secondo accordi presi in precedenza, con la rete dell'Ama-Crai e con il Campo. Essenziale questo per garantire alla nuova cooperativa di avere un futuro nel mondo della distribuzione alimentare. Non solo, tra i suoi fornitori ci sarà la cooperativa Castellana, indice di una collaborazione tra reti finalizzata a puntare sul biologico e sulla qualità. Particolare è il progetto sociale che vede impiegate nella produzione donne che hanno perso il lavoro o non lo hanno mai trovato, insomma una categoria svantaggiata. L'attività si svolgerà alle ex scuole elementari di Busta, concesse per 35 anni alla cooperativa con diritto di riscatto, la qual cosa ha consentito anche di recuperare uno stabile degradato dopo che aveva cessato la sua funzione scolastica a causa della vicinanza all'elettrodotto ad alta tensione. Erano in tanti, ieri mattina, al taglio del nastro ad ascoltare Fabio Panizzon, il presidente della cooperativa: c'erano il sindaco Marzio Favero coi suoi assessori, il presidente del consiglio provinciale Fulvio Pettenà, il vicepresidente della Provincia Franco Bonesso, il sindaco di Trevignano Ruggero Feltrin, il presidente di Federsolidarietà Treviso, il direttore di Ama-Crai, il presidente della cooperativa Castellana e tanta gente del mondo delle cooperative. Fabio Panizzon, a capo oggi di una rete di cooperative che conta 200 soci, partita solo con cinque, ha spiegato il senso dell'operazione, finalizzata a creare occupazione per le fasce svantaggiate della popolazione. Su questo filone si sono poi inseriti gli altri interventi degli esponenti del mondo politico e del mondo delle cooperative. E da tutti è arrivato al Pastificio Veneto l’augurio di avere successo commerciale. (e.f.)
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