Murales anti-Salvini a Castelfranco cancellati a tempo record

Imbrattamenti in via Poisolo e viale Europa. Il vicepremier: «I soliti kompagni figli di papà». Marcon: «Caccia ai colpevoli»

CASTELFRANCO. La faccia del vicepremier Salvini “sbarrata” da un segnale di divieto: è durato poche ore il dissenso verso il leader della Lega che qualcuno ha espresso “decorando” due rotonde, una in via Poisolo e una in viale Europa, quest’ultima nei pressi del “vulcano”. E la rapida cancellazione è stata tempestivamente segnalata dallo stesso Salvini con un post su Facebook: «I soliti idioti (indovinate chi) imbrattano addirittura una intera rotatoria con la mia faccia imbrattata di rosso. Tutto ripulito in poche ore dal sindaco di Castelfranco Veneto (Lega). Ma quanto sono sfigati??? Scommetto che tra gli autori c’è qualche kompagno figlio di papà. Grazie, ci date forza. Col sorriso, avanti tutta!». In allegato al post le due foto, il prima e il dopo l’intervento riparatore. Lo stesso è avvenuto in Largo Europa. Alcune migliaia, già ieri sera, i commenti al post.

LO STAMPO. Sia da una parte che dall’altra il volto di Salvini è stato riprodotto con uno stencil in vernice nera, mentre il segnale di divieto con quella rossa. In via Poisolo è stato ricoperta l’intera circonferenza del cordolo della rotonda, mentre al “vulcano” una parete bianca. Il tutto è stato firmato con la A circondata da cerchio e da una saetta, simboli che fanno riferimento a gruppi dei centri sociali che da tempo hanno messo sotto tiro Salvini. Due gli slogan: “Di verde solo il pianeta” con il simbolo del riciclo e un altro poco comprensibile, forse perché gli autori non sono riusciti a portarlo a termine.

PULITURA A TEMPO DI RECORD. Il primo cittadino Stefano Marcon ha ordinato di ripristinare immediatamente il cordolo della rotonda di via Poisolo, come poi è avvenuto: ma non ovviamente perché l’obiettivo era il segretario del suo partito. «Era da anni in cui la città non assisteva a un imbrattamento di questo tipo per esprimere la propria contrarietà al governo in carica. Un gesto che innanzitutto ha colpito il decoro della città. Le opinioni vanno rispettate e c’è la libertà di esprimerle: ma non danneggiando il bene comune. Dobbiamo andare tanto indietro con gli anni per ricordare qualcosa di simile». Circa la matrice politica non ci sarebbero dubbi, piuttosto da capire se è l’azione di un singolo o invece si sia agito in gruppo. Di certo per quanto accaduto in via Poisolo, l’autore o gli autori hanno avuto un bel po’ di tempo per concludere l’opera, contando anche sul fatto che questa rotonda è piuttosto defilata. Come del resto per il murales in viale Europa, anche questo in un luogo di scarso passaggio. Ora è caccia all’imbrattatore: «Abbiamo già cominciato a visionare le immagini della videosorveglianza per vedere risalire al responsabile», dice Marcon.

MULTA E NON SOLO. «Se ci arriveremo non solo ne pagherà le conseguenze con una contravvenzione, ma sarà anche chiesto di rifondere il danno causato, ovvero pagare le spese per la riverniciatura». Ma il sindaco ha in mente anche una “pena” accessoria: «Una bella lezione di educazione civica, con la quale questa soggetto possa imparare che ci sono modi civili per esprimere le proprie opinioni». 

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