Muore d’infarto durante un giro in barca

CESSALTO. Un infarto fulminante ieri mattina non ha lasciato scampo a Gianni Carraro, per molti anni apprezzato vicedirettore di filiale di varie agenzie di Veneto Banca. Aveva 63 anni. Originario di Mestre, da molti decenni però abitava a Cessalto in una bella casa circondata dal verde. Amante della campagna e della natura, aveva una grande passione per la caccia e per la pesca. Ieri mattina, approfittando della bella giornata estiva di sole, insieme ad un amico, aveva deciso di fare un giro in barca tra i canali della laguna di Venezia. Verso le ore 9.30 aveva raggiunto Ca' Noghera e stava mettendo in acqua il piccolo natante a motore quando, improvvisamente, si è sentito male. Si è accasciato ed ha subito perso conoscenza. Nonostante l'intervento dell'amico e poco dopo del personale sanitario, immediatamente chiamato e accorso sul posto, non c'è stato nulla da fare per salvare il bancario in pensione; tutti i disperati tentativi di rianimarlo si sono purtroppo rivelati inutili.
La notizia della morte di Gianni Carraro è arrivata come un fulmine a ciel sereno nelle case dei familiari e dei suoi tantissimi amici e conoscenti. Uno dei figli, Lamberto, avvocato di 38 anni, aveva appena raggiunto la Sardegna per concedersi un periodo di vacanze. Carraro era conosciutissimo soprattutto a Ponte di Piave ed a Nervesa della Battaglia dove aveva a lungo lavorato, come vice direttore, presso le filiali di Veneto Banca. Raggiunta la pensione aveva comunque mantenuto i contatti con tantissime persone residenti nei due paesi, soprattutto quelle legate al mondo della caccia. Tutte le domeniche tra settembre e gennaio si avventurava in cerca di selvatici o nella golena del Piave o nelle valli veneziane vicino a Lio Piccolo. Ma durante la sua breve ed intensa vita Gianni Carraro aveva voluto provare anche l'emozione di cacciare all'estero, in particolare in Sud America. Più volte era stato in viaggio con amici, tra cui Andrea Favaretto attuale sindaco di Salareda, in Argentina, Uruguay e Paraguay. Proprio in quest'ultimo Paese ebbe anche la disavventura di essere sequestrato per alcune ore da dei banditi che, armati di pistole e machete, poi lo rapinarono di tutto quanto aveva con sé compreso fucile, portafogli, e selvaggina appena catturata. Come nel suo carattere, però, non aveva fatto alcun dramma. «L'unico vero dispiacere» spiegò il bancario quando rientrò a Cessalto «è stato il furto della macchina fotografica perché non posso mostrare la bellezza di quella natura e la simpatia della gente che ho incontrato»”
E poi un’altra disavventura a lieto fine. In un'altra occasione, infatti, dal ritorno dall'Argentina, il suo aereo finì in quella paurosa tempesta che qualche minuto prima aveva inghiotto il Concorde francese. Anche quella volta Carraro finì sulle pagine dei giornali locali per lo scampato pericolo.Da pochi anni era rimasto vedovo. Lascia nel dolore i tre figli Barbara, Lamberto ed Alessandra rispettivamente di 40, 38 e 29 anni. La data ed il luogo dei funerali non sono stati ancora fissati.
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