Muore di leptospirosi: era andato a funghi

 Dolori muscolari, dissenteria e fatica a respirare, tutti sintomi simili a quelli di un'influenza, quelli provati all'inizio da Giacomin che era giunto mercoledì 20 ottobre all'ospedale di Vittorio Veneto. Dopo le prime analisi, la diagnosi: leptospirosi e l'immediato trasferimento all'ospedale di Treviso. L'anziano vi è giunto la stessa notte in condizioni gravissime. Il decesso l'altro ieri. Disperata la famiglia. «Mio padre - racconta il figlio Moreno - era un uomo forte. Era sano come un pesce. Non aveva mai preso una medicina in vita sua. Era un donatore di sangue doc che aveva ricevuto la medaglia d'oro. Purtroppo la contratto l'infezione andando a funghi o forse a raccogliere qui intorno pannocchie per le galline. Per questo voglio dire di stare molto attenti perché questa è una malattia che non perdona». La leptospirosi ha un periodo di incubazione che va dai 7 ai 14 giorni. Può essere che Giacomin andando tra i campi abbia preso tra le mani qualcosa che era stato a contatto con l'acqua infetta. Il contagio infatti avviene più facilmente attraverso abrasioni o ferite sulla pelle. L'anziano fin dal suo ingresso in ospedale presentava un quadro clinico disperato con grave insufficienza renale, epatica e polmonare. L'improvvisa morte del 78 enne ha scosso tutto il paese. Giacomin si era da poco ripreso dalla perdita di una figlia morta per un tumore. In passato aveva fatto il muratore e lavorato anche nell'industria. I funerali saranno celebrati domani alle 14.30 nell'arcipretale di Cordignano. Stasera alle 20 sarà celebrato il rosario a San Rocco di Pinidello. A piangerlo oltre alla moglie i figli Moreno e Katy.