Muore a 24 anni asfissiato dal monossido

Kofi Owusu, ghanese, era in Italia da pochi mesi e lavorava in fabbrica a Cordignano. Le esalazioni lo hanno sorpreso nel sonno
Diego Bortolotto

SANTA LUCIA di piave

È andato a dormire giovedì sera dopo aver cenato con alcuni suoi connazionali e non si è più risvegliato. La stanza in cui dormiva, in un vecchio casolare semi diroccato nella zona industriale tra Santa Lucia e Susegana, a pochi passi dall'Electrolux, si è riempita di monossido di carbonio. Kofi Owusu, operaio di 24 anni di origini ghanesi, è morto nel sonno. Il corpo del ragazzo è stato trovato nel tardo pomeriggio di ieri. Quando i vigili del fuoco e il Suem sono arrivati nel luogo, non c'era niente da fare. Il giovane era deceduto da diverse ore. Da agosto viveva a Santa Lucia e lavorava alla Metalfilo di Cordignano. Non ha parenti in Italia, ma ha una sorella che abita in Germania. Nel Coneglianese aveva degli amici, sono stati loro a lanciare l'allarme verso le 18 di ieri, preoccupati perchè non rispondeva: hanno visto che fuori dall'abitazione c'era la sua bicicletta. Lui non aveva la patente ed era un collega di lavoro che lo accompagnava nella sede della ditta a Cordignano, che produce complementi per l'arredo. «Lui veniva da me in bicicletta la mattina - racconta il connazionale - Poi andavamo insieme in fabbrica. Oggi L'ho aspettato anche dopo le 6 e mezza, quando di solito partiamo. Ma non è venuto».

Inizialmente non si sono preoccupati. «Ho parlato con un amico, gli ho detto che non era venuto a lavorare - continua il collega - Qui però c'era la sua bicicletta, i vestiti per lavorare e le scarpe anti infortunistica. La porta però era chiusa e lui non rispondeva. Ho provato anch'io a telefonargli due volte e non rispondeva. Poco dopo mi ha chiamato un amico e mi ha detto che Kofi era morto».

Il 24enne operaio dormiva al primo piano del caseggiato, situato lungo il torrente Crevada, in una stradina bianca laterale a via Caduti sul lavoro, nella zona industriale di via Maiorana a Santa Lucia. A poche decine di metri si trova lo stabilimento dell'Electrolux. «Era arrivato qui nell’agosto scorso, un amico lo aveva portato qui perchè aveva trovato lavoro», spiega un altro giovane ghanese - Avevo portato lui anche in Comune per fare il domicilio. Ieri sera abbiamo cucinato e abbiamo mangiato insieme, poi lui è andato a dormire. Noi usiamo il gasolio, ma lui non sappiamo cosa usasse nella sua stanza per scaldarsi».

Quando pompieri e sanitari hanno aperto la porta della camera l'hanno trovato morto, intossicato dalle esalazioni. È intervenuta una pattuglia dei carabinieri, che hanno svolto gli accertamenti. Ieri sera diversi ghanesi si sono radunati nel luogo della tragedia, increduli per quanto avvenuto. Kofi Owusu dall’Africa era arrivato in Italia per lavorare e avere un futuro migliore. Ha trovato la morte in una situazione di degrado abitativo. Davanti c'è un edificio con pericolo di crollo, nel cortile girano grossi topi. Una situazione d'emergenza in cui vivono famiglie di onesti lavoratori e bambini, ma che non hanno un altro tetto sotto cui stare. —



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