Multa con il telelaser senza avviso, il giudice la annulla

San Fior, l’automobilista era stato fermato in via Palladio. I vigili però avevano rilevato la velocità prima del segnale
CONEGLIANO GIUDICE DI PACE MARCHETTI FOTOCRONACA ODERZO BARBONE IN STRADA CONEGLIANO GIUDICE DI PACE VEDELAGO SCULTURA
CONEGLIANO GIUDICE DI PACE MARCHETTI FOTOCRONACA ODERZO BARBONE IN STRADA CONEGLIANO GIUDICE DI PACE VEDELAGO SCULTURA

SAN FIOR. Il telelaser rileva la velocità prima del cartello che segnala la sua presenza: il giudice di pace annulla la multa. Protagonista della vicenda un automobilista che nell’aprile scorso si era visto comminare dalla polizia locale del Comune di San Fior una multa per aver superato di 25 km/h il limite di 50 previsto in quel tratto di strada. L’accertamento era stato effettuato mediante apparecchiatura Telelaser da postazione mobile. Nel verbale consegnato immediatamente all’automobilista, fermato dalla pattuglia, la distanza di rilevamento della velocità dalla postazione di controllo era indicata in circa 230 metri. Distanza che era però superiore a quella esistente tra l’obbligatorio segnale di avviso dell’esistenza del controllo elettronico della velocità su via Palladio e la pattuglia, pari a circa 225 metri. Il veicolo, dunque, era finito nel mirino ancor prima di raggiungere il cartello che presegnalava l’esistenza del telelaser. Considerato che le circolari ministeriali prevedono che il rilevamento della velocità possa avvenire dopo almeno 80 metri (se trattasi di strada extraurbana come nel caso di via Palladio) dalla presegnalazione, la polizia locale non avrebbe potuto contestare l’eccesso della velocità rilevata prima ancora del cartello. Ed è sulla base di questa normativa che l’automobilista, difeso dall’avvocato Stefano Arrigo, ha deciso di impugnare il verbale di contestazione davanti al Giudice di Pace di Conegliano, il dottor Massimiliano Marchetti, chiedendo l’annullamento della sanzione. Foto satellitari alla mano e risultati della misurazioni sul campo, l’automobilista ha dimostrato che il laser della pattuglia aveva colpito il veicolo circa 5 metri prima del cartello che ne segnalava la presenza, quindi senza rispettare la distanza minima tra questo e il punto di rilevamento della velocità secondo quanto previsto dalle norme in materia. La polizia comunale ha difeso le sue ragioni sottolineando l’esistenza di un altro cartello di segnalazione del controllo elettronico della velocità lungo la strada statale Pontebbana, arteria da cui proveniva l’automobilista prima di immettersi su via Palladio. Il giudice di pace ha respinto questa tesi evidenziando che via Palladio è una strada diversa dalla Statale 13 e pertanto il rilevamento doveva avvenire dopo il cartello di presegnalazione presente sulla strada su cui si trovava l’automobilista, quindi la stessa via Palladio (che si trova nella zona dei Gai). Il ricorso dell’uomo è così stato accolto e la sanzione che era stata inflitta col telelaser è stata annullata. Restituiti anche i due punti che erano stati scalati dalla patente.

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